ALMS, Abu Dhabi race-2: United ed Herberth Motorsport si confermano. G-Drive vince in LMP3

Josh Pierson/Paul Di Resta (United Autosports #23) hanno confermato la propria superiorità nella seconda ed ultima prova di Abu Dhabi dell’Asian Le Mans Series 2022. G-Drive Racing #26, squadra out ieri per un principio d’incendio, coglie il primo acuto in LMP3 con Fabrice Rossello/ Xavier Lloveras /Vyaceslav Gutak, mentre Alfred Renauer/Robert Renauer/ Ralf Bohn (Herberth Motorsport/Porsche #91) bissa l’acuto in race-1 in GT3. Titolo per CD Racing in LMP3, festa per Inception Racing in GT3

LMP2

Nuovo start perfetto per Josh Pierson. Il 16enne di United Autosports ha gestito il primato su Rodrigo Sales (Nielsen Racing #4), matematicamente campione dopo il secondo posto di ieri. Terza piazza per Eric Trouillet (Graff Racing #39) davanti ad High Class Racing. I danesi hanno perso anche la quarta piazza a favore di Miro Konopka (ARC Bratislava #34), in pista con l’unica Ligier LMP2 del gruppo.

Il primo pit non ha cambiato le carte in tavola con United sempre in vetta su Nielsen e Graff. Dopo 1h è arrivato il primo FCY di giornata, scattato per dei detriti lasciati da DKR Engineering #2. Nuovo danno per i padroni della LMP3, tre volte out in quattro sfide disputate.

Sosta per tutti, la seconda di giornata, ad eccezione di ARC Bratislava #34 che ha preso la terza posizione restando in pista durante la prima neutralizzazione della race-2 nell’isola di Yas. United sempre al comando dopo 60 minuti, secondo posto per Nielsen Racing #4.

I britannici ha provato a sdoppiarsi su United #23 nella seconda ora, condizionata da due FCY. La prima bandiera gialla è scattata per un problema in curva 5 per la Ginetta #21 di Konrad Motorsport, la seconda è arrivata nella medesima curva per dei detriti lasciati dall’auto di DKR Engineering #2. Quest’ultima è stata di nuovo protagonista in negativo dopo una toccata con High Class Racing #49 (LMP2).

La gara nella classe regina è continuata senza particolari sorprese, mentre ad 1h e 35 dalla fine la direzione gara inseriva un nuovo FCY per rimuovere l’Aston Martin #777 di D’Station Racing. Paul Di Resta sempre al comando a meno di 1h e 30 dalla fine su Nielsen Racing #4 ed a Graff #39.

La corsa è stata nuovamente neutralizzata ad 1h e 20 dalla conclusione con la Safety Car, la prima della 4h. Brutto errore dalla Ligier LMP2 di ARC Bratislava #34 che in curva 2 ha spinto contro le barriere la Ferrari 488 GT3 #17 di AF Corse.

La ripartenza non ha regalato emozioni con Josh Pierson/Paul Di Resta (United Autosports #23) in controllo fino alla bandiera a scacchi su Rodrigo Sales/ Matt Bell/Ben Hanley (Nielsen Racing #4) e David Droux/Eric Trouillet/ Sébastien Page (Graff #39), terzi overall e primi in PRO/Am al terimine della prova e dell’ALMS 2022.

LMP3

Mathieu de Barbuat (DKR Engineering #2) ha gestito come da pronostico la pole nei primi minuti. Lotta subito per il podio virtuale con Fabrice Rossello (G-Drive Racing #26) davanti a Torsten Kratz (Rinaldi Racing #22). La squadra teutonica, impegnata il prossimo anno nell’European Le Mans Series, ha beffato la Ligier russa, protagonista ieri di un principio d’incendio. G-Drive è precipitata in classifica, Koiranen Kemppi Motorsport (Ligier #72) e Konrad Motorsport (Ginetta #21) hanno sopravanzato senza molti problemi Rossello.

L’Asian Le Mans Series è iniziata male per il DKR Engineering #2 ed è finita peggio. Dopo 30 minuti un nuovo problema ha danneggiato i lussemburghesi che hanno dovuto alzare bandiera bianca per la terza volta in quattro corse. Sosta per tutti dopo la prima ora, Rinaldi Racing ha preso il controllo delle operazioni con Torsten Kratz.

La Ginetta #21 ha perso ogni possibilità di lottare per il successo a 2h e 35 dalla fine, un testacoda in curva 5 ha innescato il secondo FCY di giornata ed ha tolto il podio alla vettura che occupava il terzo posto. Seconda piazza quindi per Koiranen Kemppi Motorsport #72 davanti G-Drive Racing #26. Sempre leader Rinaldi, mentre Nielsen Racing #8 provava ad avvicinarsi al podio con il chiaro intento di tenere aperto il titolo.

Il secondo FCY di giornata ha visto il recupero da parte di Xavier Lloveras (G-Drive #26). L’iberico ha beffato i rivali e si è portato in vetta a 2h e 25 minuti dal termine. Passo incredibile per lo spagnolo che non ha avuto molti problemi a salire in cattedra.

Ad 1h e 44 dal termine si è spento il sogno di Tomi Veijalainen/ Jesse Salmenautio/Nikita Aleksandrov (Koiranen Kemppi Motorsport #72), rallentati da un problema tecnico che ha compromesso una prova praticamente perfetta. G-Drive Racing si confermava intanto al comando su Rinaldi Racing ed Antoine Doquin (CD Racing #27).

Tony Wells ha preso la leadership con Nielsen Racing #8 dopo l’ultima sosta, effettuata ad 1h dalla fine in regime di Safety Car. Tutto sembrava perfetto per gli inglesi che a 33 minuti dal traguardo si sono arresi per un problema tecnico.

In corrispondenza del ritiro del team che ritroveremo anche nell’European Le Mans Series 2022 si è acceso il duello per il primato tra Leonard Weiss (Rinaldi) e Xavier Lloveras (G-Drive). Quest’ultimo ha primeggiato sulla Ligier #21 che è letteralmente crollata nel finale. Negli ultimi passaggi è infatti arrivato l’attacco di CD Racing che festeggia il titolo con Christophe Cresp /Antoine Doquin / Steven Palette #27. Secondo posto per questi ultimi alle spalle di Fabrice Rossello/ Xavier Lloveras /Vyaceslav Gutak ( G-Drive Racing #26), per la prima volta a segno in LMP3. Completano il podio Edouard Cauhaupé/ Nick Adcock /Mikkel Jensen (CD Racing #3).

GT3

Partenza perfetta come a Dubai per la Mercedes #4 di HRT con Hubert Haupt subito al comando sull’Aston Martin di Henrique Chaves (TF Sport #95). L’auto tedesca ha beffato la vettura inglese che al termine del primo passaggio doveva vedersela anche con la Ferrari #51 di Rinaldi Racing. L’AMG di testa ha presto ceduto il passo alla vettura #95 che ha cercato subito di allungare sulla concorrenza.

Mastronardi si è avvicinato a sua volta su Haupt, mentre limitava i danni la McLaren #7 di Inception Racing, regina della classifica generale prima dello spegnimento dei semafori per la quarta ed ultima prova dell’ALMS 2022.

Haupt ha lasciato spazio in curva 5 al rivale ad 3h e 30 dalla conclusione, Mastronardi si è subito messo all’inseguimento della testa della corsa. Quarto posto per Tomonobu Fujii (D’Station Racing #777) davanti alla Porsche #91 di Herberth Motorsport. Haupt ha ceduto il posto anche all’Aston Martin, in forma questo fine settimana con la squadra che correrà a tempo pieno anche nel FIA World Endurance Championship in GTE-Am.

A 3h dalla fine, in corrispondenza del primo FCY per i problemi legati alla LMP3 #2 di DKR Engineering, tutti sono entrati in pit lane per la prima sosta. John Hartshorne #95 è salito sulla vettura di testa davanti a David Perel ed a Satoshi Hoshino, rispettivamente con Ferrari #55 ed Aston #777.

Il sudafricano, come da pronostico, si è messo all’attacco della Vantage di testa con il britannico nettamente inferiore all’alfiere di Rinaldi Racing. La lotta per il primato si è aperta a 2h e 50 dalla conclusione, il sorpasso è arrivato nella nuova curva 9 nel secondo settore della pista. La vettura inglese ha subito nei minuti seguenti anche l’attacco da parte di Rory Penttinen (HRT #6), una fase che ha preceduto il secondo FCY di giornata per i problemi alla Ginetta #21 (LMP3).

Pit per molti team che hanno cambiato stategia. HRT #6, TF Sport #95, Walkenhorst Motorsport #34, Oman Racing #69, AF Corse #17, D’Station #777, Optimum Motorsport #42 e molti altri hanno modificato i propri piani fermandosi a 2h e 37 dalla fine.

La Ferrari #55 di Rinaldi è rimasta in vetta con margine su Herberth Motorsport #91, Inception Racing #7, Garage 59 #59 ed Herberth Motorsport #33. Perel ha incrementato il proprio scarto su Alfred Renauer alla bandiera verde, tornata a 2h e 35 dalla fine.

Come prevedibile, in occasione del FCY a 2h dalla bandiera a scacchi, è arrivato il pit per tutte le GT che non avevano effettuato la sosta a 2h e 30 dalla conclusione. Rinaldi ha ceduto il primato ad Herberth Motorsport, Davide Rigon ha preso il volante della Rossa #55 e si è subito messo all’attacco dei rivali Ollie Millroy (Inception Racing #7) e Frank Bird (Garage 59 #88). Sempre al comando Porsche con Renauer, vincitore della race-1.

Ad 1h e 35 dalla fine è scattato un nuovo FCY in seguito a dei problemi per l’Aston Martin #777 di D’Station Racing con Tom Gable. Molti hanno deciso di fermarsi per il penultimo stop di giornata, mentre Porsche si confermava al comando con la vettura #91. Secondo posto per Alessandro Pier Guidi (AF Corse #51) davanti ad Andrew Watson ( Optimum Motorsport #42) ed a Marvin Kirchofer (Garage 59 #88).

Il vantaggio di Herberth Motorsport #91 è crollato ad 1h e 15 dalla conclusione in seguito all’incidente della Ferrari #17 di AF Corse, out in curva 2 dopo un contatto contro ARC Bratislava #34. Quasi tutti si sono fermati in pit lane, Dinamic Motorspot (Porsche #12) ha preso la vetta del gruppo ed ha iniziato a difendersi da Charlie Eastwood (Oman Racing #69/Aston) e da Rigon su Rinaldi Racing #55.

Ben Barker ha lottato con il pilota inglese, mentre Rigon provava ad avvicinarsi alla coppia di testa. Il pit stop è arrivato presto per la squadra italiana che ha lasciato spazio ad Aston Martin, auto che ha deciso di fermarsi a 31 min dalla fine. Stessa sorte nei minuti seguenti per Rinaldi Racing, unica auto a poter impensierire in classifica la McLaren #7 di Inception Racing.

Robert Renauer (Herberth Motorsport #91) ha allungato sulla concorrenza, mentre la 911 GT3-R #33 di Klaus Bachler (Herberth Motorsport #33) prendeva la seconda piazza sulla McLaren di Marvin Kirchofer (Garage 59 #88). La graduatoria non è più cambiata, le auto teutoniche hanno concluso in vetta completando la prima doppietta dell’anno.

Secondo acuto in quel di Yas Marina per Alfred Renauer/Robert Renauer/ Ralf Bohn #91 su Antares Au /Yifei Ye/ Klaus Bachler #33, nettamente in vantaggio su Alexander West/Frank Bird/ Marvin Kirchofer #88. Titolo archiviato, invece, per Inception Racing (McLaren #7). Brendan Iribe/Ollie Millroy/Ben Barnicoat regalano al team inglese l’invito per Le Mans bissando il risultato della passata stagione.

Si chiude l’Asian Le Mans Series 2022. Piccola pausa ora per l’infinito mondo dell’endurance che tornerà alla grande da metà marzo con la mitica Sebring 12h dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship e la prima prova del FIA World Endurance Championship.

Luca Pellegrini

Foto. ALMS


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