
Dennis Olsen (SSR/Porsche) e Nick Cassidy (AF Corse/Ferrari) si contendono il primato in quel di Spa-Francorchamps, nuovo impegno per quanto riguarda il DTM 2022. Protagonista in positivo del fine settimana anche Sheldon van der Linde, sempre più leader della categoria con ancora due eventi da disputare tra Austria e Germania.
Race-1
Il danese Dennis Olsen (SSR/Porsche) è stato abile nei primi metri a respingere l’austriaco Thomas Preining (KÜS Team Bernhard/Porsche), protagonista di un incredibile salvataggio dopo l’Eau Rouge nel tentativo di difendersi dal connazionale Lucas Auer (Winward Racing/Mercedes).
Il pilota ufficiale Mercedes si è messo all’attacco della vettura #94, mentre il tedesco Maxi Goetz (Winward Racing/Mercedes) provava a difendere la terza posizione dal padrone di casa Laurens Vanthoor (SSR/Porsche) e dal sudafricano Kelvin van der Linde (Abt/Audi)
Ricardo Feller (Audi), Nick Cassidy (Ferrari) e Luca Stolz (Mercedes) sono stati i primi a fermarsi ai box nel corso del 7mo giro, una strategia copiata nel passaggio seguente da Preining e da Maro Engel (Mercedes).
Molti team hanno continuato a fermarsi, una scelta condivisa anche nella parte alta del gruppo. Lucas Auer è stato il primo ad aprire le danze al nono passaggio. L’austriaco, protagonista di un pit molto lento, ha perso terreno, una situazione che precederà di qualche minuto una foratura causa dell’eliminazione definitiva del tirolese dalla lotta per il podio.
Olsen ha mantenuto senza problemi le redini dell’evento fino agli ultimi minuti fino a quando alcune gocce di pioggia non hanno rimesso tutto in discussione. Il #94 di SSR è stato abile a respingere il campione in carica Goetz, secondo all’arrivo davanti al già citato Preining.
Da rimarcare al termine della race-1 il secondo acuto nella storia del DTM per Porsche, il primo per Olsen ed SSR. Gionata decisamente più negativa, invece, per Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport/BMW), 12mo e di conseguenza fuori dalla zona punti dopo una brutta qualifica. Ottavo, invece, Mirko Bortolotti (GRT/Lamborghini), autore di una bella rimonta dalla 20ma piazza.
Race-2
La race-2 si è aperta con l’ottimo spunto da parte di René Rast (Abt/Audi), autore della pole-position davanti a Sheldon van der Linde ( Schubert Motorsport/BMW) ed a Nick Cassidy (AF Corse). La battaglia è entrata subito nel vivo, il sudafricano non ha perso occasione per beffare il tedesco che successivamente dovrà vedersela anche con il neozelandese.
Le due vetture entreranno in contatto alla ‘Source’, una mossa che ha portato a 5 secondi di penalità per Rast che sarà uno dei primi a fermarsi ai box. Van der Linde seguirà la strategia del tedesco nei minuti successivi, un’opzione non condivisa dall’ex protagonista del SuperGT che ritarderà il proprio ingresso ai box.
I meccanici di AF Corse hanno fatto la differenza, van der Linde ha perso la leadership. Il fratello di Kelvin van der Linde ha subito attaccato il nativo di Auckland che tra ‘Les Combes’ e ‘Rivage’ ha saputo tenere con forza il primato nonostante le gomme più fresche.
Entrambi sono stati inseguiti da Rast, Thomas Preining (KÜS Team Bernhard/Porsche) e Lucas Auer (Winward Racing/Mercedes). I due austriaci si sono contesi il quarto posto, un piazzamento che cambierà in seguito ad una clamorosa foratura da parte di Rast che concluderà la sua corsa accanto a ‘Malmedy’.
La direzione gara ha inserito un FCY per spostare l’Audi #33 di Abt, una procedura che è stata seguita da un particolare restart side-by-side che non ha modificato l’esito finale. Cassidy ha infatti mantenuto il comando delle operazioni vincendo per la prima volta in carriera nel DTM davanti a Sheldon van der Linde ed al già citato Preining, abile a tenere testa ad Auer.
Decimo posto, invece, per Mirko Bortolotti che nelle ultime quattro competizioni tenterà un disperato attacco con Auer e Rast al primato di van der Linde che quest’anno è semplicemente il più costante del gruppo.
Prossimo round a fine settembre da Spielberg (Austria).
Luca Pellegrini
Foto. BMW Motorsport