Harrison Burton/Zane Smith (PF Racing #42/Ford) hanno vinto l’opening round di Daytona dell’IMSA Michelin Pilot Challenge. La nuova Mustang GT4 festeggia nel ‘World Center of Racing’, mentre Gavin Ernstone/ Jon Morley (Road Shagger Racing #61/Audi) svettano in TCR dopo una bellissima lotta nel finale contro William Tally/Mike LaMarra (LA Honda World Racing #73).
GS
Stevan McAleer (RS1 #28/Porsche) ha mantenuto senza molti problemi la pole-position alla partenza davanti a Zane Smith (PF Racing #42). Il pilota Ford, campione in carica della NASCAR Truck Series, al debutto nell’IMSA MPC, ha beffato Luca Mars ( KOHR MOTORSPORTS #59/Ford), molto competitivo durante tutto il fine settimana.
Il britannico ha tentato di allungare sui rivali americani, una missione non riuscita. Le nuove Ford Mustang hanno recuperato terreno nella parte più veloce dell’impianto di Daytona iniziando a minacciare la testa assoluta della competizione.
Dopo una breve caution, chiamata per rimuovere la Hyundai Elantra #74 del Deily Motorsports LLC in difficoltà all’ingresso dell’International Horseshoe, abbiamo visto una nuova bagarre in vetta con Smith determinato ad avere la meglio sul rivale scozzese.
A 3h e 30 dalla fine, durante una seconda caution in seguito ad un problema da parte della Chevy Camaro #71 del Rebel Rock Racing, due vetture hanno deciso di restare in pista, JCD Dubets (Auto Technic Racing #25/BMW) si è ritrovato automaticamente leader davanti a Jon Branam (TR3 Racing #29/Aston Martin).
La battaglia tra questi ultimi due protagonisti è entrata subito nel vivo, mentre Hailie Deegan (PF Racing #41/Ford) tentava di riportarsi sul binomio di testa. La protagonista della NASCAR Truck Series ha minacciato il primato di BMW ed Aston Martin, vetture molto competitive in tutte le zone del road course statunitense.
Lo spettacolo non è mancato, Deegan ha preso in mano la prima corsa dell’anno, abile a resistere su Sean McAlister (CarBahn with Peregrine Racing #39/Porsche). Ottima rimonta da parte del nativo di Beverly Hills, molto competitivo tra i due tornanti all’interno del Daytona International Speedway.
Le nuove Ford Mustang hanno ‘vinto’ una prima diretta lotta contro Porsche, Zane Smith e Chad McCumbee (McCumbee McAleer Racing with AEROSPORT #13/Ford) hanno tentato di prendere il largo, un tentativo riuscito. Quarto posto, invece, per la Porsche #28 di RS1, in rimonta con Eric Filgueiras.
Il nativo di Cocoa (Florida) terminerà anticipatamente la propria gara a 2h e 41 dalla conclusione, out in curva 1 in seguito ad una foratura. La direzione gara ha chiamato in causa la Safety Car per la terza volta, tutti si sono tornati ai box. La graduatoria è cambiata per l’ennesima volta, l’olandese Jeroen Bleekemolen (BGB Motorsports #83/Porsche) si è ritrovato in vetta davanti a Rory van der Steur (Aston Martin #19), pilota e boss dell’omonima squadra al debutto in GS.
Zane Smith ha cercato subito di riprendere il controllo delle operazioni con la propria Ford Mustang, abile alla green flag a superare senza molti problemi la Mercedes #72 di Murillo Racing. La lotta si è presto arrestata, un incidente alla ‘Bus Stop’ ha infatti richiamato in scena la vettura di sicurezza per rimuovere la Giulietta #5 di KMW Motorsports with TMR Engineering.
A meno di 2h dalla bandiera a scacchi, Smith riprenderà le redini della BMW M Endurance Challenge at Daytona, perfetto a beffare l’esperto Bleekemolen. L’olandese verrà presto superato anche da altri avversari, Elliott Skeer (NOLASPORT #47/Porsche) guadagnerà infatti la seconda piazza precedendo Nolan Siegel (CarBahn with Peregrine Racing #39/Porsche).
A 1h e 15, dopo la prima vera sosta in regime di green flag, la Porsche #47 di Elliott Skeer ha strappato il primato a Ford che si è ritrovata ad inseguire con Chad McCumbee #13 ed Harrison Burton, presente in pista al posto di Zane Smith.
Tutto si è ribaltato a 54 minuti dalla fine con una caution che ha cambiato le sorti dell’evento. La Porsche #93 ha infatti riportato in pista la Safety Car in seguito ad un violento impatto contro le barriere in NASCAR 4. L’incidente ha ricordato molto la dinamica che ha visto protagonista la Porsche 718 GT4 RS CS #28 di RS1.
A 50 minuti dalla fine, dopo la quinta caution della gara, tutto è ripreso con una l’ultimo pit per molti protagonisti ad eccezione dell’Aston Martin #64 di TGM con Owen Trinkler. Il nativo di Nashville ha condotto la ripartenza davanti a Kris Wilson (WilSports #11/Mercedes) e Skeer #47.
Alla ripartenza la lotta per la vittoria non è mancata con TGM che ha dovuto cedere subito il passo ad un superlativo Skeer. Il #47 di Porsche ha cercato subito di allungare, mentre le Ford Mustang tentavano di recuperare sul terzetto di testa.
Ben Rhodes (PF Racing #41/Ford) ha iniziato a rimontare sulla testa della corsa, l’americano che regolarmente partecipa alla NASCAR Truck Series ha iniziato a minacciare il primato di Nolasport, team che ha dovuto scattare dalla 23ma posizione.
Il volto di Louisville ha iniziato a macinare giri veloci, Skeer ha dovuto difendersi nei 20 minuti conclusivi. Una lotta in pista non c’è mai stata in realtà, la Porsche #47 dovrà infatti ritirarsi in seguito ad un problema tecnico. La situazione ha spalancato le porte alle Ford di PF Racing, rispettivamente in prima ed in seconda piazza con Burton e Rhodes.
Il finale è stato oltremodo interessante con Spencer Pumpelly che ha tentato di ribaltare l’evento. La Porsche #83 del BGB Motorsports ha conquistato il secondo posto su Ben Rhodes, una fase che ha preceduto un deciso assalto alla leadership di Burton. Il pilota Ford per la NASCAR Cup Series ha resistito, il figlio di Jeff Burton ha potuto festeggiare con Zane Smith con solo 6 decimi di margine sui rivali.
Seconda piazza per Pumpelly/Jeroen Bleekemolen/Thomas Collingwood, mentre Rhodes/Hailie Deegan hanno completato il podio dopo una solida prova. Ford conclude con due unità del podio l’opening round nello Stato della Florida, una 4h oltremodo spettacolare. NASCAR vince la sua battaglia con Burton/Smith, meritatamente vincitori.
TCR
Mat Pombo (LA Honda World Racing #37/Honda) è rimasto leader al via, mentre l’Alfa Romeo Giulietta #5 perdeva posizioni in seguito ad un testacoda durante il giro di formazione. Start da dimenticare per Tim Lewis/Roy Block (KMW Motorsports with TMR Engineering), vice-campioni della categoria.
La riconoscibile auto nera, dopo aver ricevuto una sanzione per speeding in pit lane, ha iniziato la propria rimonta, mentre davanti Pombo provava a restare leader davanti a Chris Miller (Unitronic/JDC Miller MotorSports #17/Audi) ed a Chad Gilsinger (HART #89/Honda).
Dopo una bandiera gialla, entrata a 3h e 30 dalla fine, Harry Gottsacker (Bryan Herta Autosport with Curb Agajanian #33/Hyundai) si è trovato leader davanti a Victor Gonzalez (Victor Gonzalez Racing Team #99/Honda). La musica è presto cambiata, Tim Lewis con Alfa Romeo ha saputo superare gli avversari mostrando un passo incredibile.
Tutto il gruppo, ad eccezione della Hyundai #33 e dell’Elantra #1 di Bryan Herta Autosport, ha deciso di fermarsi ai box, Alfa Romeo ha mantenuto il primato con Roy Block. Seconda posizione provvisoria per Mark Wilkins #98, terza per l’Honda TCR #89 di Steve Eich.
La ripartenza a poco più di 2h dalla conclusione ha visto l’uscita di scena dell’Alfa Romeo di KMW Motorsports with TMR Engineering, out dopo un contatto alla ‘Le Mans chicane’ con l’Audi #10 dl Rockwell Autosport Development, Problemi anche per l’Honda #89 di HART, in difficoltà dopo un contatto con la Mercedes GT4 #11 di Wilsports.
Mark Wilkins (Bryan Herta Autosport with Curb Agajanian #98) ha preso in mano la prova, leader davanti alle due competitive Audi di Road Shagger Racing #61 e Unitronic/JDC Miller MotorSports #17. La sfida si è accesa, nella lotta si è inserita anche la Honda di Victor Gonzalez #99.
Quest’ultimo non avrà molti problemi a beffare tutti i rivali, perfetto ad approfittare di una spettacolare bagarre per la seconda piazza di classe tra Hyundai ed Audi. Nulla da fare, invece, per Michael Lewis/Taylor Hagler (Bryan Herta Autosport with Curb Agajanian #1/Hyundai), campioni in carica che hanno dovuto ritirarsi per un problema tecnico. Difficoltà anche per Victor Gomez Racing #99, momentaneamente leader della tappa di Daytona davanti a Mikey Taylor #17 e Jon Morley #61.
Una sosta in pit road a meno di 1h e 30 dalla conclusione non ha modificato le carte in tavola con Morley #61 sempre in vetta davanti a Taylor ed a Tyler Maxson (Deily Motorsports LLC #70/Hyundai). Leggermente più attardati i rivali, rallentati da una serie di problemi.
Gli ultimi 30 minuti sono stato oltremodo interessanti con Mark Wilkins (Bryan Herta Autosport with Curb Agajanian #98/Hyundai) che ha evitato di fermarsi in pit road sorprendendo i rivali. Il canadese che da quest’anno ha cambiato la propria collocazione nel gruppo lasciando l’Elantra #33 si è dovuto difendere dal ritorno di Mike LaMarra (LA Honda World Racing #73) e Morley.
Come da copione i duelli non sono mancati con LaMarra che si è ritrovato side-by-side con Morley. Il duello si è deciso nei minuti finali, Morley e Gavin Ernstone hanno potuto esultare davanti alla Honda Civic di LaMarra/William Tally. Conclude il podio la Hyundai con Mark Wilkins/Mason Filippi (Bryan Herta Autosport with Curb Agajanian #98/Hyundai).
Il secondo appuntamento dell’IMSA Michelin Pilot Challenge si svolgerà a Sebring in concomitanza della 12h dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship e dell’opening round del FIA World Endurance Championship.
Risultato Daytona – IMSA Michelin Pilot Challenge
Luca Pellegrini
Foto. PF Racing