Al via della 24 ore di Le Mans 1983, Porsche si presenta con una vettura ancora più performante rispetto a quella dell’anno precedente, grazie anche ai 20 Kg di peso in meno rispetto alla versione 1982 della 956. Oltre ai tre prototipi ufficiali (una delle quali, la #1, affidata alla coppia Ickx/Bell), altre 12 furono vendute a team clienti.
Dalle gare precedenti, Lancia era emersa come il principale contendente al dominio della casa tedesca. Assente Ford che, dopo il disastroso debutto dell’anno precedente, decise di cessare il programma Gruppo C. In qualifica, Ickx conquistò la terza pole position consecutiva, migliorando di dodici secondi rispetto all’anno precedente.
Bagarre al via con Mass abile a superare la vettura gemella di Ickx. Alla seconda tornata di gara, Lammers, debuttante su una delle 956 clienti, colpì Ickx nel tentativo di superarlo alla curva Mulsanne, entrambi dovettero fermarsi per una sosta ai box. L’incidente lasciò il secondo piazzamento overall alla terza Porsche ufficiale guidata da Schuppan, seguita dalla Lancia di Alboreto.
Dopo quattro ore di gara, diversi problemi meccanici e di consumo di carburante per il gruppo di testa, la 956 ufficiale di Bellof/Holbert guidava con margine sulla Porsche cliente di Ludwig/Johansson/Wollek e sulla Lancia di Heyer/Ghinzani/Alboreto che dovette cedere la posizione ad una più performante 956 di Ickx/Bell in rimonta dopo i problemi iniziali.
Le noie meccaniche non furono molteplici per la vettura #1, costretta a tornare lentamente ai box dopo aver terminato il carburante. Problemi anche per la seconda delle Porsche ufficiali, costretta ad una sosta ai box poco dopo la mezzanotte per un problema al motore causato dal sistema di pompaggio del carburante. I meccanici isolarono il problema e rimandarono la macchina in pista con un cilindro in meno. Limiti di alimentazione anche per la prima delle Porsche clienti, costretta ad abbandonare prematuramente la quarta posizione. Il pilota e proprietario del team, John Fitzpatrick, decise di passare sull’altra 956 della squadra per continuare la gara espandendo il duo Edwards/Keegan, in settima posizione.
Le speranze per Lancia di conquistare una piazza d’onore furono infrante nella notte da un guasto al sistema di alimentazione, la situazione costrinse l’auto a fermarsi alle curve Porsche. A metà gara, invece, l’unica Sauber in pista, affidata al trio Montoya/Garcia/Naon, si trovava in nona posizione, prima delle vetture non Porsche.
A tre quarti di gara completata, Bell terminò la rimonta riprendendosi la guida della corsa per poi doverla cedere di nuovo, poco meno di un quarto d’ora dopo, a causa di un problema elettrico che lo costrinse a fermarsi alla curva Mulsanne. Il pilota riuscì ad identificare il danno e riparare in autonomia il guasto, ma perse cinque giri dalla Porsche di Kremer/Andretti.
Durante l’ennesimo tentativo di rimonta, Ickx segnò il nuovo giro record in gara con il tempo di 3 minuti, 29 secondi e un decimo. Dopo aver completato dodici ore con cinque cilindri, la 956 di Mass/Bellof si ritirò a causa del cedimento completo del motore.
Con meno di due ore al termine, la Porsche al comando di Schuppan/Haywood/Holbert dovette fermarsi ai box a causa di un guasto al sistema di raffreddamento del motore generato da una noia alla chiusura della portiera che, aprendosi, ostruiva le prese d’aria. Dopo pochi giri, l’impedimento si ripresentò e l’unico modo per arrivare al traguardo per Schuppan fu quello di guidare a velocità ridotta e tenendo la portiera con le mani. L’inconveniente permise a Bell di recuperare il tempo perduto e sdoppiarsi nonostante dei significativi limiti ai dischi freno anteriori che Bell decise di non far sostituire al fine di guadagnare tempo sulla concorrenza.
A due minuti dal termine, il motore della 956 di Holbert si fermò. L’americano riuscì a riavviare la macchina ed a completare l’ultimo giro, chiudendo 64 secondi davanti alla gemella di Ickx/Bell. Terzo posto per la Porsche del team Kremer, attardata di cinque giri. L’unica “non-Porsche” nelle prime dieci posizioni fu la Sauber, classificata in nona posizione.
Marco Rocchi
Foto. 24 Hours of Le Mans
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