WEC, 6h Spa: Toyota cala il tris

Partenza 6h Spa
Foto. Alberto Manganaro

Kamui Kobayashi/José Maria Lopez/Mike Conway #7 hanno vinto la 6h di Spa, terzo appuntamento del FIA World Endurance Championship. Terzo acuto in tre prove per Toyota, a segno in Belgio davanti all’auto gemella di Ryo Hirakawa/Sébastien Buemi/Brendon Hartley #8 e Alessandro Pier Guidi/James Calado/Antonio Giovinazzi (Ferrari  AF Corse #51).

Rui Andrade/Robert Kubica/Louis Delétraz  (Team WRT #41) vincono in LMP2, Luis Perez Companc /Lilou Wadoux/Alessio Rovera (Richard Mille AF Corse #83) firmano la categoria GTE dopo una prova perfetta

Il recap della gara

La partenza è stata più che mai rocambolesca. La direzione gara ha infatti concesso un giro di formazione extra in seguito ad una serie di testacoda. Da segnalare in merito quanto accaduto per la Porsche #60 di Iron Lynx, la 911 RSR-19 di Proton Competition e l’Oreca #22 di United Autosports.

Tre giri alle spalle della SC hanno preceduto la partenza della 6h di Spa. Mike Conway ha condotto le danze con la propria Toyota, il britannico dovrà presto cedere la vetta su una pista umida in più punti. La vettura #7 ha infatti preferito non montare le gomme da bagnato, una strategia condivisa con Porsche Penske Motorsport #6 e Cadillac Racing #3.

Ferrari ha potuto prendere provvisoriamente la vetta delle operazioni, Antonio Giovinazzi #51 ha preceduto Nickalas Nielsen #50 e la Cadillac #2 di Earl Bamber. La pista si è asciugata progressivamente, la Toyota #7 è tornata in cattedra dopo una 30ina di minuti al termine della prima SC della gara.

Claudio Schiavoni (Iron Lynx #60) ha costretto il direttore di gara a neutralizzare l’evento a meno di 5h e 45 dalla fine, il periodo in regime di Safety Car ha aiutato coloro che avevano prediletto la scelta di montare sin da subito le gomme d’asciutto.

Toyota #7 ha concluso in vetta la prima ora senza particolari problemi, meritatamente leader davanti a Laurens Vanthoor (Porsche Penske Motorsport #6) e Renger van der Zande (Cadillac Racing #3). Quarta piazza per la Toyota #8, in rimonta dopo l’incidente dopo il Raidillon durante le qualifiche ufficiali.

La fine della prima ora ha visto una notevole progressione da parte di Cadillac #3 che con Renger van der Zande ha preso la seconda posizione sulla prima delle due Porsche ufficiali. Ottimo ritmo da parte dell’olandese, presente con margine alle spalle della Toyota di Mike Conway.

La prova è stata nuovamente interrotta a 4h e 15 dalla conclusione in seguito ad un violento impatto da parte di Renger van der Zande ad Eau Rouge. Il pilota è sceso autonomamente dalla propria vettura, il #3 ha perso il controllo della vettura, mentre era tallonato dalle Ferrari.

Le due Toyota e le due Posche ufficiali e la Cadillac #2 hanno ripreso al meglio la competizione, le quattro vetture citate hanno condotto le danze alla green flag. I giapponesi hanno salutato di nuovo i rivali, una fase che precederà il secondo colpo di scena della giornata.

La Porsche #6 di Laurens Vanthoor si fermerà infatti improvvisamente sullo schieramento di partenza con dei problemi, la Vanwall #4 finirà nella ghiaia di ‘Les Combes’ provocando il secondo FCY della 6h Spa 2023.

Toyota ha continuato a monopolizzare la scena, un giro è stato assegnato a tutto il gruppo. Da segnalare, invece, una penalità per la Ferrari #50 di Miguel Molina, colpevole di non aver rispettato la linea bianca all’uscita della pit lane.

Tutto è rimasto immutato fino a 2h e 40 dalla fine quando, nel terzo settore,  Floyd Vanwall Racing Team #4 e AF Corse #54 (Ferrari) hanno provocato una nuova bandiera gialla. Toyota ha amministrato in ogni caso il proprio vantaggio, meritatamente leader con 1 passaggio di margine sulla concorrenza.

Tutto è rimasto tranquillo fino ad 1h e 30 dalla fine quando, all’uscita della pit lane, Antonio Fuoco (Ferrari #50) è finito violentemente contro le barriere nella discesa che conduce ad Eau Rouge. Giornata da dimenticare per il calabrese, out quando si trovava in terza piazza.

Toyota ha controllato nuovamente il restart con Kamui Kobayashi #7 davanti a Brendon Harley #8 ed al britannico Alex Lynn con la prima delle Cadillac. Quarta posizione per Alessandro Pier Guidi #51, quinta per Fred Mako con la Porsche #5 ufficiale.

La green flag ha visto i giapponesi allungare, mentre Cadillac Racing #2 e Ferrari #51 si fermavano ai box per un rabbocco extra di carburante. Porsche Penske Motorsport #5 ha ereditato la terza piazza, l’auto tedesca ha tentato di riportarsi sul podio davanti ad una delle due 499P di AF Corse.

Gli ultimi 45 minuiti non hanno cambiato le carte in tavola, Ryo Hirakawa/Sébastien Buemi/Brendon Hartley #8 hanno completato al secondo posto alle spalle di Kamui Kobayashi/José Maria Lopez/Mike Conway #7 che tornano a primeggiare dopo il risultato di Sebring.

Ferrari, in ogni caso, si conferma a podio con Alessandro Pier Guidi/James Calado/Antonio Giovinazzi (Ferrari  AF Corse #51). L’ultimo giro è stato decisivo, Calado è stato abile ad infilare Fred Mako (Porsche #5) con un bellissimo sorpasso a ‘Les Combes’. Niente da fare per Cadillac Racing, protagonista in ogni caso di un ottima prestazione.

LMP2

Tom Blomqvist (United Autosports #23) ha faticato al via a tenere testa ai rivali, la migliore è stata Doriane Pin (PREMA #63) che in pochi metri ha saputo beffare i diretti avversari. Difficile avvio, invece, per l’Oreca #22 di United, a muro all’uscita del Raidillon durante il primo formation  lap. 

La ripartenza ha visto il britannico tornare in cattedra senza particolari problemi. Il campione in carica dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship ha concluso in vetta la prima ora con un notevole margine sulla già citata Pin e Rui Andrade (WRT #41).

WRT #41
Foto. Piero Lonardo

La quarta sosta ha cambiato le carte in tavola, WRT ha preso le redini della 6h di Spa con Ferdinand Habsburg davanti a Louis Delétraz. I due portacolori del team di Vincent Vosse hanno iniziato a contendersi il primato, la bagarre ha permesso a JOTA Sport #28 di rientrare con il competitivo Oliver Rasmussen.

La terza SC per spostare la Vanwall e la Ferrari #54 (GTE) dopo un contatto nel terzo settore, ha regalato una nuova chance di successo per PREMA . Mirko Bortolotti ha iniziato a minacciare Ferdinand Hasburg #31, leader con WRT.

La sesta sosta ha riportato WRT al top, Habsburg ha gestito la ripartenza della quarta SC davanti a Bortolotti #63 e Bent Viscaal con la seconda Oreca di PREMA. L’italiano approfitterà dei doppiaggi per beffare la prima delle due Oreca di Vincent Vosse, una mossa perfetta nel rettifilo che porta a ‘Les Combes’.

Il finale è stato particolarmente interessante con una bella lotta per la prima piazza tra PREMA, United Autosports e WRT. Una penalità di 3 minuti per non aver rispettato la Safety Car ha tradito PREMA e l’equipaggio dell’auto #63, la squadra italiana ha cercato di lottare per il successo con la sola #9 ed Andrea Caldarelli.

WRT ed United sono rimasti a battagliare per la vittoria, i belgi hanno avuto la meglio sugli americani ad 11 minuti dalla fine durante l’ultimo pit stop. Rui Andrade/Robert Kubica/Louis Delétraz  colgono la prima gioia stagionale, abili a beffare Josh Pierson/Oliver Jarvis/Tom Blomqvist #23 e Jakub Smiechowski/Fabio Scherer/Albert Costa (Inter Europol Competition #34). Menzone d’onore per la compagine polacca che nei minuti finali ha preso l’ultimo gradino del podio.

GTE

Michael Dinan (TF Sport #26/Aston Martin) ha condotto le danze al via respingendo ogni attacco da parte dei rivali. La musica cambierà presto, dopo la Safety Car sarà infatti Sarah Bovy (Iron Dames #85/Porsche) a conquistare la vetta della manifestazione. 

Decisamente più attardata, in ogni caso, la vettura di Ben Keating (Corvette Racing #33). L’americano ha dovuto fermarsi nell’immediato ai box per cambiare le gomme, il vincitore dei primi due round del FIA WEC 2023 ha preferito scattare con le gomme da bagnato e non con le rain. 

Bovy ha continuato a comandare, ma si è ritrovata a lottare contro l’Aston Martin di Fuji. Il giapponese prenderà con forza la posizione sull’avversaria, l’alfiere delle Iron Dames dovrà presto cedere anche la posizione a Dinan #25 che successivamente prenderà una sanzione per aver oltrepassato la linea bianca all’uscita dei box.

La seconda sosta ha permesso a Proton Competition di balzare in vetta con la riconoscibile Porsche #88 di Zach Robinson. Il canadese dovrà presto arrendersi alla 488 GTE #83 (Richard Mille AF Corse), all’attacco con la giovane francese Lilou Wadoux.

L’ex protagonista della classe LMP2 si metterà all’attacco della concorrenza, la prima posizione verrà agguantata abbastanza facilmente da parte dell’auto #83. Seconda piazza provvisoria a mento di 3h dalla fine per Porsche con Proton Competition #88, terza per Aston Martin con TF Sport #26.

Dopo la quarta SC, a meno di 1h e 30 dalla fine, Alessio Rovera #83 ha allungato su Nicky Catsburg, in rimonta con la riconoscibile Corvette #33. L’olandese ha approfittato della bagarre per il terzo posto per allungare sull’Aston Martin #26 di TF Sport di Charlie Eastwood e la Porsche #88 di Harry Tincknell.

I minuti conclusivi non hanno cambiato le carte in tavola, Ferrari ha festeggiato il secondo podio del 2023 e soprattutto la prima gioia con Luis Perez Companc /Lilou Wadoux/Alessio Rovera. Giornata in ogni caso storica per la squadra tricolore che permette a Wadoux di diventare la prima ragazza di sempre ad imporsi in GTE.

Secondo posto conclusivo per Corvette Racing che mantiene il primato overall nella serie grazie a Nicky Catsburg/Ben Keating/Nico Varrone, secondi all’arrivo davanti a Ahmad Al Harthy/Michael Dinan/Charlie Eastwood (ORT BY TF #25/Aston Martin).

Prossima gara a giugno in quel di Le Mans, quarto appuntamento del FIA World Endurance Championship.

WEC 6h Spa – risultato

Luca Pellegrini

Foto di copertina Roberto Beretta

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