Dopo due anni dallo storico annuncio di Audi Sport di correre a Le Mans con una vettura a motore diesel, il costruttore di Ingolstadt si presenta alla 24 ore di Le Mans 2006 con la sua nuova R10 in classe LMP1. Nonostante i dubbi degli addetti ai lavori, le potenzialità della macchina erano già emerse durante la 12 ore di Sebring, e furono di nuovo messe in mostra durante le qualifiche quando le due R10 del team Joest conquistano la prima fila con un decimo di vantaggio sulle Pescarolo in terza e quarta posizione.
Una mattinata travagliata per entrambe le R10 durante il warm up riaccese nel paddok la discussione tra gli scettici e costrinse il team Joest ad effettuare diverse riparazioni su entrambe le vetture, regolarmente presenti in griglia al momento della partenza.
Al via, le due Audi costruirono subito un margine sulle due Pescarolo che a loro volta stavano allungando sul resto del gruppo, vantaggio annullato dopo quattro giri a causa dell’incidente di una Aston Martin alle curve Porsche che richiese l’intervento della Safety car. Alla ripartenza, di nuovo le R10 allungarono sui concorrenti fino a quando i primi problemi meccanici iniziarono ad insorgere, dopo circa due ore di gara.
L’Audi #7 (Capello/Kristensen/McNish) si fermò i box con problemi al sistema di iniezione mentre la Pescarolo # 16 (Collard/Comas/Minassian) perse terreno per delle noie elettriche. Le riparazioni costarono, rispettivamente, 6 e 14 giri alle due auto che dovettero abbandonare le speranze di vittoria cedendo la testa della corsa alle all’Audi #8 ed all’Audi #17.
In classe GT1, la battaglia scatta sin dal via tra la Corvette #64 di Gavin/Beretta/Magnussen e l’Aston Martin #009 di Lamy/Sarrazin/Ortelli. I due equipaggi hanno regalato sin da subito emozioni, presenti in pista con una distanza ridotta.
Ulteriori problemi alla R10 #7 apparsi durante la notte cancellarono definitivamente le speranze di Tom Kristensen di vincere la sua ottava 24 ore di Le Mans, mentre, al vertice, la gemella # 8 di Biela/Werner/Pirro continuava a guadagnare terreno sulla concorrenza.
Alle 14.00, quando era al comando, un problema alla frizione costrinse ad una sosta ai box l’Aston #009 che dovrà cedere definitivamente la testa della corsa alla Corvette seguita, a cinque giri di distacco, dalla seconda DBR9 #007 di Enge/Turner/Piccini. Nel frattempo, l’Audi #7, rientrata in pista, determinata a conquistare il podio nonostante diversi problemi.
Alle 17.00, le due R10 passano in parata sotto la bandiera a scacchi chiudendo rispettivamente al primo e al terzo posto. Seconda piazza, con quattro giri di scarto, per la Pescarolo #17 di Loeb/Montagny/Hèlary.
L’edizione 2006 fu la prima vinta da una macchina con motore Diesel, aiutata soprattutto dalla miglior efficienza sui consumi che consentì al team Joest di risparmiare diversi minuti ai box per il rifornimento. Le R10, infatti, erano in grado di percorrere due giri in più rispetto alle Pescarolo in ogni stint. Emanuele Pirro stabilisce un nuovo record, conquistando il suo ottavo podio consecutivo.
Marco Rocchi
Foto. 24 Hours of Le Mans
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