Chi si aspettava di vedere Ferrari vincere al Nürburgring? La domanda è obiettivamente difficile da sviluppare, basta pensare che dobbiamo risalire al 2002 per non trovare un brand tedesco sul gradino più alto del podio di una delle competizioni automobilistiche più famose del calendario del motorsport.
Frikadelli Racing, squadra che ha deciso di spostarsi da Porsche a Ferrari per conquistare la prima 24h della propria storia, ha vinto una vera e propria scommessa con una corsa semplicemente magistrale. Earl Bamber/Nicky Catsburg/Felipe Laser/David Pittard hanno fatto la differenza sempre riuscendo ad avere la meglio nonostante una significativa foratura prima dell’arrivo della notte, una condizione che poteva vanificare l’esito di una storia incredibile.
I tedeschi hanno dovuto accodarsi alla 296 GT3 che ai box ha saputo fare la differenza. Dopo la foratura i meccanici hanno infatti sistemato in brevissimo tempo l’auto, un risultato impensabile per gli altri protagonisti che nella migliore delle ipotesi avrebbero perso anche un giro (8 minuti se parliamo dell’Inferno Verde).
Frikadelli Racing conferma, senza bisogno, la qualità di un modello che ha saputo distinguersi in una corsa in cui obiettivamente il successo di una Ferrari era poco quotato. La prestazione della 296 #30 lascia ben sperare in vista dei prossimi appuntamenti in tutto il mondo e soprattutto per la 24h di Spa-Francorchamps che commenteremo tra poco più di un mese.
BMW, Mercedes, Audi e Porsche inseguono ora la Rossa che di fatto ha sempre condotto le danze da quando ha ereditato la leadership sulla Mercedes #4 di Raffaele Marciello, autore della pole-position nella giornata di venerdì con un giro semplicemente pazzesco. L’elvetico riuscirà in ogni caso a completare il podio alle spalle della BMW di ROWE Racing #98, in rimonta dopo una pessima qualifica.
Doppiaggi e tante polemiche
Maro Engel, pilota ufficiale Mercedes, ha sollevato una vera e propria polemica dopo un contatto avuto un un doppiato nelle prime ore di notte. Il tedesco (AMG Team GetSpeed #3) ha perso ogni chance vincere la corsa con i propri compagni in seguito alla rottura della sospensione dopo un’incomprensione con una Porsche Cayman dopo ‘Pflanzgarten’.
Il contatto ha messo fine alle speranze di successo per il forte pilota di Mercedes, un incidente che precederà di qualche ora il violento impatto nel medesimo punto tra la Porsche GT3 di Dinamic GT (Laurin Heinrich) e la storica Dacia Logan.
La differenza di auto e di classi presente in pista è indubbiamente una variabile determinante della maratona del Nuerburgring, ma è sicuramente una delle caratteristiche insostituibili dell’evento. Le polemiche sono comprensibili da parte di Engel e non solo, ma dobbiamo sempre ricordarci come la gara che abbiamo appena commentato si basi sui tantissimi team locali che schierano la propria vettura in compagnia dei costruttori più importanti del paese e non solo.
Senza di loro ci ritroveremmo a commentare 24h all’intero di una pista di 25km con una 40ina di GT3 presenti, una soglia notevole, ma sicuramente non soddisfacente. La sfida appena trascorsa non è la 24h di Spa-Francorchamps, un aspetto da tenere in considerazione sempre.
Nel NLS così come nella 24h il traffico delle auto più lente è una variabile impazzita da tenere in considerazione, una caratteristica unica di una prova che sta entrando sempre più nel cuore degli appassionati con la bellezza di 235.000 persone assiepate lungo il leggendario percorso che sorge nella foresta dell’Eifel. La speranza è che l’attenzione per questa manifestazione aumenti anche in Italia, indubbiamente arriverà prima una seconda firma di Ferrari rispetto alla concreta realizzazione di quest’ultimo auspicio.
Luca Pellegrini
Foto. Ferrari Races