Kellymoss with Riley Porsche vince con Riley Dickinson /Michael McCarthy/Brady Golan #91 la 4h di Daytona valida per l’IMSA Michelin Pilot Challenge. La strategia e la gestione del carburante premiano il team legato al marchio di Stoccarda, meritatamente a segno davanti a Bryce Ward/Daniel Morad (Winward Racing #57) e Matt Plumb/Owen Trinkler (Team TGM #46). Chris Miller/Mikey Taylor, invece, festeggiano in TCR con l’Audi #17 di JDC-Miller MotorSports.
Il recap della gara
Owen Trinkler (Team TGM Aston Martin #46) ha conquistato sin da subito la leadership alla green flag ai danni di Sean McAlister (CarBAhn Motorsport BMW #39), dominatore delle prove libere e delle qualifiche che è subito tornato ai box in seguito ad un problema al posteriore.
L’americano ha provato a fare la differenza, ma è stato subito infilato da parte di Jack Hawksworth (Hattori Motorsport Toyota #50). Il campione in carica dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship in GTD PRO ha tentato di fare la differenza senza traffico, il britannico ha preso lentamente il largo sul rivale di Aston Martin e su Francis Selldorff (Turner Motorsport BMW #96).
Dopo una trentina di minuti è arrivata la prima neutralizzazione della giornata in seguito ad un danno alla ruota posteriore destra da parte di CarBAhn Motorsport BMW #39. Giornata da dimenticare per gli autori della pole-position, definitivamente condannati nella parte bassa della graduatoria.
Michael McCarthy (Kellymoss with Riley Porsche #91) ha gestito la ripartenza, uno dei quattro piloti che non ha effettuato la prima sosta in regime di green flag. Il nativo di Clearwater ha condotto le danze davanti a Stephen Cameron Racing BMW #34, BGB MOTORSPORTS Porsche #83 e Rebel Rock Racing Aston #71, il quartetto si è ritrovato davanti alla già citata Vantage GT4 #46 targata TGM.
Trinkler ha progressivamente ritrovato la testa della manifestazione davanti a Dillon Machavern (Turner Motorsport BMW #95), protagonista di una bella ripartenza che gli ha permesso di scavalcare la Porsche #91 di Kellymoss with Riley.
Tutto è rimasto intatto per una serie di minuti con l’Aston #46 di TGM chew ha dovuto vedersela con le due BMW M4 GT4 di Turner Motorsport. L’auto #95 e la gemella #96 di Francis Selldorff hanno provato a fare selezione, fase che ha preceduto la seconda bandiera gialla di giornata per un problema in classe TCR.
L’Audi #61 di Road Shagger Racing è rimasta senza carburante alla frenata della ‘chicane Le Mans’, la bandiera gialla è stata inevitabile. Le BMW di Turner Motorsport hanno amministrato il successivo restart, vetture che hanno evitato la sosta in regime di bandiera gialla in compagnia dell’Aston Martin #46 di TGM Racing.
Matt Plumb #46 si è inserito in terza piazza ed ha iniziato a lottare contro Selldorff e Machavern, rispettivamente secondo e primo. Presente nella parte alta della graduatoria anche Michai Stephens, in scena con JMF Motorsports Mercedes #34.
Il gruppo è rimasto compatto fino a 1h e 40 dalla fine quando, in seguito ad un problema in curva 1 per la Hyundai Elantra N TCR #33, è stata esposta per la terza volta la bandiera gialla. Tutti si sono fermati ai box in regime di caution ad eccezione delle due BMW di Turner Motorsport, entrate in pit road due giri dopo il resto dello schieramento.
Stephens #34 ha quindi ereditato il primato, l’ex protagonista del Pirelli GT4 America ha condotto le danze alla green flag davanti Jenson Altzman (McCumbee McAleer Racing Ford #13) e Gregory Liefooghe (Stephen Cameron Racing BMW #43). La graduatoria è cambiata sensibilmente a sfavore di Turner Motorsports. team che ha dovuto inseguire all’esterno della Top10.
Come da copione il restart è stato più che mai caotico, Kenton Koch (Random Vandals Racing BMW #92) è balzato in vetta approfittando di alcune indecisioni da parte dei rivali. Liefooghe è rimasto in ogni caso presente nella bagarre per la prima piazza, in lotta diretta contro Plumb e Daniel Morad (Winward Racing Mercedes #57).
A 1h e 03 dalla fine tutto è stato rimesso in discussione per una nuova caution, la quarta del 2024 dopo un clamoroso problema per Liefooghe (Stephen Cameron Racing BMW #43). Il secondo classificato ha ceduto il passo ai rivali che puntualmente si sono fermati ai box ad eccezione di Corey Lewis (Smooge Racing Toyota #68) e Stephens (JMF Motorsport Mercedes #34).
La green flag ha visto una lotta senza esclusione di colpi tra Koch #92, Foley #96, Megennis #96 e Morad #57. I quattro citati, dopo aver scavalcato Lewis #68, si sono contesi il primato. Le BMW hanno mostrato come consuetudine una netta superiorità sul rettilineo, un vantaggio non sfruttabile da parte della Mercedes #57 di Winward Racing.
Tutti gli equipaggi hanno dovuto in ogni caso fare i conti con la gestione del carburante, una variabile costante in quel di Daytona. Tutti si sono fermati progressivamente ai box, la BMW #92 di Random Vandals Racing è stata l’ultima nell’ordine a fermarsi dopo aver cercato di evitare un passaggio in pit road.
L’unico a non fermarsi è stato Riley Dickinson, campione in carica della Porsche Deluxe Carrera Cup North America. Una sosta effettuata a due giri prima dall’ultima ripartenza ha premiato la Porsche 718 GT4 RS CS #91 del Kellymoss with Riley, al comando per gli ultimi cruciali secondi della manifestazione.
Bryce Ward/Daniel Morad (Winward Racing #57) e Matt Plumb/Owen Trinkler (Team TGM #46) concludono il podio davanti a Dillon Machavern/Robert Megennis (Turner Motorsport #95) e Francis Selldorff/Robby Foley (Turner Motorsport #96). Motorsports in Action McLaren #69, RS1 Porsche #28, Kohr Motorsports Ford #59 e Rebel Rock Racing Aston #71 concludono nell’ordine la Top10 davanti a JMF Motorsport Mercedes #34.
TCR
Eduardo Gou (Gou Racing Audi #55) è stato il protagonista dei primi giri in TCR. Il texano si è distinto nei primi minuti prendendo il comando su Harry Gottsacker (Bryan Herta Autosport with Curb Agajanian Hyundai #33), l’americano ha dovuto presto arrendersi per un danno alla propria auto.
Hyundai si è trovata subito in bagarre con Karl Wittmer (Montreal Motorsport Group Honda #93), il marchio asiatico ha ceduto provvisoriamente il primato ai rivali. Avvio notevole anche da parte di Chris Miller (JDC-Miller MotorSports Audi #17), subito all’assalto dei migliori dopo uno start dal fondo dello schieramento.
Dopo una breve Safety Car per un problema nella classe GS, la 4h di Daytona è ripartita con Karl Wittmer (Montreal Motorsport Group Honda #93) in vetta. Il canadese non ha effettuato la sosta in yellow flag e di conseguenza si è ritrovato leader in una partenza più che mai concitata. Da segnalare infatti anche un contatto nel cuore del gruppo che ha escluso la riconoscibile Alfa Romeo #5 e la Hyundai #77 di BHA.
Audi ha preso lentamente il controllo delle operazioni con Gavin Ernstone ( Road Shagger Racing #61), leader con margine sulla concorrenza. Il nativo di Las Vegas ha fatto selezione, ma insieme alla propria squadra ha dovuto alzare bandiera bianca a 2h e 21 dalla fine per mancanza di carburante. Una strategia sbagliata ha condannato la squadra legata al marchio tedesco, una dinamica che ha portato in pista la seconda Safey Car del 2024.
La bandiera gialla ha premiato l’Audi #17 di Mikey Taylor (JDC-Miller MotorSports), virtualmente davanti alle Hyundai di BHA di Robert Wickens #33 e Mason Filippi #98. Niente da fare per le varie Honda, leggermente indietro rispetto ai dominatori del 2023.
A 1h e 40 dalla fine tutto è stato rimesso in discussione con un problema per il campione in carica Wickens. Il #33 di Hyundai ha parcheggiato la propria Elantra in curva 1, la direzione gara ha esposto la terza bandiera gialla della giornata permettendo a tutti di fermarsi ai box.
Taylor #17 ha intrapreso una bella bagarre alla ripartenza con Mark Wilkins #98. Audi e Hyundai si sono fronteggiati per la prima posizione virtualmente davanti a Denis Dupont (BHA Hyundai #76). Il gruppo è rimasto compatto fino a sessanta minuti, segmento che ha preceduto l’ennesima caution per un problema in classe GS.
JDC-Miller MotorSports #17 ha tenuto il controllo delle operazioni davanti a Jon Morley, in rimonta con l’Audi #61 del Road Shagger Racing. Il nativo di San Francisco si è messo all’assalto di Taylor, vicino al titolo 2023 con il proprio compagno di squadra.
Il sorpasso per la leadership è stato compiuto a 40 minuti dalla fine, un passaggio prima del ritiro per un problema tecnico. L’Audi #61 aveva disputato un clamoroso recupero dopo aver finito prematuramente la benzina nelle prime battute dell’evento.
Taylor ha dovuto in ogni caso lottare per la vittoria visto il progressivo recupero di Dupont. Il pilota di Montreal ha accorciato le distanze dalla testa della corsa, il duello per il successo è entrato nel vivo solamente nell’ultimo segmento della BMW M Endurance Challenge at Daytona 2024.
Il finale non ha cambiato le carte in tavola, Chris Miller/Mikey Taylor (JDC-Miller MotorSports Audi #17) hanno festeggiato la prima vittoria dell’anno precedendo con margine Preston Brown /Denis Dupont/ Nick Looijmans (Bryan Herta Autosport with Curb Agajanian Hyundai #76) e Mason Filippi/Mark Wilkins (Bryan Herta Autosport with Curb Agajanian Hyundai #98). Rockwell Autosport Development Audi #15 ha concluso in quarta piazza, Racers Edge Motorsports Honda #73 in quinta.
Prossimo appuntamento a Sebring a metà marzo sulla canonica distanza delle due ore.
Luca Pellegrini
Foto. Michelin Racing USA