Gli appunti di Pelle Motorsport al termine della stagione 2023/24 dell’Asian Le Mans Series.

• CrowdStrike Racing by APR e Pure Rxcing Porsche ottengono l’invito per la prossima 24h Le Mans, rispettivamente in LMP2 ed in GT3. Entrambe le squadre avevano già ottenuto un invito per le stesse classi grazie alla vittoria nel Jim Trueman Award (LMP2 – IMSA 2023) e Bronze Cup del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS (2023)

Il riepilogo di tutti gli 11 inviti per la 24h Le Mans 2024

• Algarve Pro Racing avrà un totale di tre ingressi a Le Mans, i due di CrowdStrike Racing si sommano all’acuto nell’ultima edizione dell’European Le Mans Series. Tre anche per Pure Rxcing che oltre ai due premi citati può contare su un entry full-time nel FIA World Endurance Championship.

• George Kurtz/Colin Braun/Malthe Jakobsen hanno vinto il titolo ottenendo due vittorie come Ahmad Al Harthy /Nikita Mazepin/Louis Delétraz (99 Racing #99). L’auto #4 trionfa dopo aver gioito nella race-2 di Sepang e nella race-1 di Abu Dhabi.

• CrowdStrike Racing by APR vince con 83p contro i 71p di Proton Competition ed i 70p di 99 Racing. Ahmad Al Harthy /Louis Delétraz #99 alzano bandiera bianca dopo un week-end da scordare in quel di Yas Marina.

• Primo titolo in carriera per George Kurtz/Colin Braun/Malthe Jakobsen nell’Asian Le Mans Series. Il terzetto che ha corso insieme anche l’ultima Rolex 24 at Daytona inizia con il piede giusto una lunga stagione agonistica. Ricordiamo che il danese si concentrerà anche in European Le Mans Series, mentre i due americani parteciperanno full-time in IMSA in LMP2.

• Algarve Pro Racing ha dominato il fine settimana di Abu Dhabi imponendosi con CrowdStrike Racing by APR in race-1 e con ‘semplicemente APR’ in race-2. Chris Mcmurry/Freddie Tomlinson / Toby Sowery hanno avuto la meglio dopo una prova più che mai caotica.

• Su cinque gare sono state ben tre le sfide che hanno visto almeno una bandiera rossa (race-1 Sepang per pioggia ed entrambe le gare di Abu Dhabi per incidente). Tutti gli eventi, invece, hanno visto almeno una volta l’ingresso della Safety Car.

• James Winslow/Alex Bukhantsov  #17 vincono con COOL Racing il titolo in LMP3 abbattendo la concorrenza di Michael Jensen/Nick Adcock/Fabien Lavergne   (CD Sport #2). Per gli elvetici vi sarà quindi una entry extra per la prossima edizione della Road to Le Mans.

• Prima gioia internazionale con i prototipi per Bretton Racing in LMP3.  John Corbett /Julien Gerbi / Stefan Mihnea hanno sorriso nella race-2 di Abu Dhabi, un risultato per certi versi inatteso vista l’apparente superiorità di CD Sport e COOL Racing.

• HH Prince Jefri Ibrahim/ Jordan Love/Luca Stolz ha vinto entrambe le gare di Abu Dhabi dell’Asian Le Mans Series. Triple Eight ha primeggiato finalmente in un campionato ACO dopo le affermazioni tra GTWC Asia ed Australia.

• Secondo posto finale per l’auto #88 alle spalle di Pure Rxcing Porsche che trionfa nonostante un fine settimana complicato ad Abu Dhabi. Può finalmente scatenarsi la festa di Klaus Bachler/Alex Malykhin / Joel Sturm che tra meno di un mese vedremo in scena anche nel FIA WEC. Niente da fare, invece, per Sainteloc Racing Audi #42, in crisi nel championship decider insieme ad AlManar Racing by GetSpeed Mercedes #7.

• Audi (Sainteloc Racing), Porsche (Pure Rxcing) e Mercedes (Triple Eight) hanno vinto nel 2023/24 in ALMS. Solo Porsche e Mercedes hanno saputo ottenere due affermazioni da dicembre ad oggi.

• Niente da fare per Leipert Lamborghini che nella race-2 di Abu Dhabi ha perso la vittoria per un’irregolarità nei tempi di guida. La red flag di metà evento ha cambiato le carte in tavola mettendo molti in difficoltà.

• Primo titolo in carriera per Klaus Bachler/Alex Malykhin / Joel Sturm nell’ALMS, prima gioia per Pure Rxcing che in pochi mesi ha ottenuto due inviti per Le Mans. L’equipaggio che ha disputato la serie asiatica di ACO è lo stesso che ha corso nel GTWC Europe Endurance Cup (Bronze) nel 2023.

In attesa di scoprire il calendario 2024/25 è tempo di saluti per l’Asian Le Mans Series.

Luca Pellegrini

Foto. Alberto Manganaro