Melbourne race-4

Nick Percat torna a primeggiare nel Repco Supercars Championship. La Camaro #10 di Matt Stone Racing beffa le due Chevrolet del Red Bull Ampol Racing di Will Brown #87 e Broc Feeney #88 e torna a festeggiare dopo una lunghissima pausa che durava da 2020.

Il recap della gara

Matthew Payne   (Penrite Racing Ford  #19 ), out ieri dopo un contatto con Cameron Waters    (Monster Castrol  Racing Ford #6), ha beffato alla partenza l’autore della pole Chaz Mostert   (Mobil 1 Optus Racing Ford #25  ). Il neozelandese ha provato a fare la differenza, l’ex vincitore della Bathurst 1000 si è messo all’inseguimento davanti a Waters, Nick Percat (Bendix Racing Chevrolet  #10) ed alle Chevy Camaro del Red Bull Ampol Racing.

Will Brown #87 e Broc Feeney #88 hanno iniziato ad impensierire i rivali, la classifica è cambiata completamente nel corso del terzo passaggio con un errore in curva 10-11 da parte di Payne e Mostert. Percat ha agguantato il primato, Feeney si è messo all’inseguimento della riconoscibile Chevrolet Camaro gestita dal Matt Stone Racing.

Feeney ha attaccato Percat nell’ultimo settore della pista nel cuore della corsa, il nativo della Gold Coast è stato respinto dall’avversario e successivamente da Brown. Il #87 ha scavalcato il #88, le due Camaro del Triple Eight Race Engineering si sono dovute inchinare alla Chevrolet #10 che dai primi passaggi ha sempre amministrato la scena.

Thomas Randle (Monster Castrol  Racing  Ford #55) si è classificato quarto, presente davanti a Mostert, Will Davison  (Shell V-Power Racing Team  Ford  #17), Waters, Richie Stanaway (Penrite Racing Ford #26), David Reynolds ( Tradie Beer Racing  Chevrolet  #20) e Tim Slade (PremiAir Nulon Racing  Chevrolet #23).

Si conclude quindi ufficialmente il fine settimana della MSS Security Melbourne SuperSprint, Brown è provvisoriamente il leader del campionato con 17 punti di scarto su Feeney e 102 su Mostert. Appuntamento ora a metà aprile per la ITM Taupō Super400, ritorno del Supercars Championship in Nuova Zelanda dopo oltre 12 mesi.

Luca Pellegrini

Foto. Matt Stone Racing

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