Un caldo applauso ha accolto all’uscita del parco chiuso Salvatore Tavano, che nella qualifica della gara di casa hafirmato la pole position (1’38″985). “Ho fatto il tempo al momento giusto – ha affermato il pilota siciliano del team il Girasole -: sono felice soprattutto per i miei tifosi. Ora mi attende una corsa, difficile, dura: bisognerà correre con la testa per portare la macchina in fondo”. All’ombra degli eucalipti, cordoli e dissuasori sono trappole che possono risultare parecchio indigeste alle vetture del TCR Italy 2024.
E non stupisce che anche il canadese Nicolas Taylor con l’Audi RS3 LMS del team modenese PMA Motorsport abbia espresso lo stesso concetto, dopo aver conquistato la seconda piazza in prima fila (1’39″342): “Mi aspetto una gara endurance. Sono ovviamente estasiato del mio risultato perché non conoscevo la pista e non è stato facile impararla velocemente. Qui il segreto era studiare le chicane, perché è li che si fa il tempo”. Seconda fila tutta bergamasca con Matteo Poloni (Audi RS3 LMS) e Michele Imberti con la prima Hyundai Elantra N. “Abbiamo accusato un sacco di problemi – ha detto il pilota di Gear Works (1’39″389) – e siamo stati costretti a lavorare sino alle 3 di notte. Lo sforzo ci ha premiato.
Anche se correre qui è come disputare un rally”. Le ragioni? “La pista ha una caratteristica di un cittadino, per via delle barriere che sono molto vicine e poi i cordoli possono essere letali”. Imberti (1’39″413), dopo i brillanti risultati delle libere, si attendeva qualcosa di più ma per ora si accontenta: “C’era tanto sporco lungo il tracciato per i piloti che commettevano errori, le bandiere rosse spezzavano il ritmo – ha spiegato il pilota del team Kombat. Ma va bene così”. Il leader del campionato, Alex Ley (1’39£510), si ritrova in terza fila con la Huyndai Elantra N del team Target che sarò affiancato da Junesug Park (Hyundai, team Solte Indigo).
Testo e foto – TCR Italy
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