Porsche Penske Motorsport vince con Kevin Estre/Laurens Vanthoor/André Lotterer  #6 la 6h del Fuji ed allunga sensibilmente nella classifica assoluta del FIA World Endurance Championship. BMW ed Alpine completano nell’ordine con Dries Vanthoor/Marco Wittmann/Raffaele Marciello #15 e  Nicolas  Lapierre/Matthieu Vaxivière/Mick Schumacher #36.

In LMGT3 trionfa VISTA AF Corse Ferrari con l’equipaggio #54 di Thomas Flohr/Francesco Castellacci / Davide Rigon, mentre Alex Malykhin/Joel Sturm /Klaus Bachler  (Manthey Pure Rxcing  Porsche #92) ottengono matematicamente il titolo in classe con il secondo posto di classe.

Fuji 2024

Il recap della gara

Earl Bamber (Cadillac Racing #2) ha tenuto la pole-position allo spegnimento dei semafori davanti a Marco Wittmann (BMW M Team WRT #15), abile a sorprendere nei primi metri le due Toyota di Sébastien Buemi #8 e Mike Conway #7.

I primi minuti sono stati però caratterizzati da una carambola nel cuore dello schieramento in curva 1. Robert Kubica (AF Corse Ferrari #83) ha sbagliato la frenata al restart, il polacco ha colpito Fred Mako (Porsche Penske Motorsport #5) che a sua volta ha preso la Ferrari #51 di Antonio Giovinazzi e l’Alpine #35 Ferdinand Habsburg.

La ripartenza ha visto la Porsche #6 passare la Toyota #8, mentre Cadillac ha tentato subito di allungare sulla concorrenza. Riparazioni importanti, invece, sulle quattro auto coinvolte nella carambola in curva 2, tutte hanno ripreso regolarmente la pista dopo una breve sosta.

Alpine ha dato spettacolo nella prima ora recuperando terreno con entrambe le auto. Niente cambi, invece, davanti, almeno fino alla prima sosta della giornata che ha sorriso principalmente a Porsche.

Vanthoor si è infatti ritrovato leader sulla Cadillac #2, i tedeschi hanno iniziato a battagliare con gli americani che hanno confermato la propria posizione davanti alla BMW #15.

A 4h e 30 circa dalla fine è arrivata la prima Virtual Safety Car di giornata per dei detriti presenti lungo il tracciato. Tutti hanno approfittato per fermarsi ai box per un rabbocco di carburante ad eccezione della Porsche #6 e della Cadillac #2.

Cadillac #2 WEC 2024

Il restart ha visto la Ferrari #50 all’attacco, la Rossa che ha vinto l’ultima edizione della 24h Le Mans ha beffato le Toyota e si è lanciata progressivamente all’inseguimento della Top3. Ottimo ritmo al vertice, invece, da parte della Porsche #6, sempre avanti con una relativa facilità.

Ferrari ha ritardato la sosta con il proprio prototipo #50, la scelta ha pagato. Nielsen si è trovato davanti alla Porsche #6 di Lotterer, alla BMW #15 di Raffaele Marciello ed alla Cadillac #2 di Bamber.

Ferrari e Porsche hanno iniziato subito a duellare con i tedeschi che si sono rimessi nell’immediato all’inseguimento della Rossa #50. Avvincente anche la sfida per il podio provvisorio, duello vinto dalla BMW #15 in seguito ad una foratura dopo curva 1 da parte della Cadillac #2.

La strategia è diventata sempre più protagonista, Toyota #7 ha preso ai box il controllo delle operazioni con margine nei confronti della Porsche #6 e della BMW #15.

Tutto è però cambiato a 2h dalla fine con una sosta imprevista da parte della Toyota #7 di Nick De Vries. L’olandese ha quindi riceduto il testimone a Porsche, in vetta con meno di 4 secondi sulla BMW di Dries Vanthoor.

#6 Porsche Penske WEC

Il colpo di scena più importante dopo lo scoccare della metà gara è arrivato a 2h dalla fine in seguito ad una nuova VSC per rimuovere la Lamborghini #63 ferma nel terzo settore della pista con un problema tecnico.

Tutti si sono fermati ai box, Porsche #6 ha condotto le danze alla ripartenza davanti alla BMW #15, alla Toyota #8 ed all’Alpine #35 che poco prima della seconda VSC della 6h Fuji 2024 aveva avuto la meglio nei confronti della Ferrari #50.

Toyota #7 ha provato in ogni modo a recuperare terreno nei confronti della concorrenza, ma ha dovuto fronteggiare la temibile Porsche #5. Il duello è finito nel peggiore dei modi, le due vetture si sono toccate in curva 2 ed automaticamente hanno dovuto ritirarsi.

Il finale non ha più spodestato dal comando delle operazioni la Porsche #6 che ha amministrato il proprio vantaggio ed ha annullato ogni ipotetico assalto da parte della BMW che prima d’oggi non aveva mai ottenuto un podio nel FIA WEC.

Porsche ha vinto quindi in scioltezza ed allunga sensibilmente in ottica campionato con il secondo sigillo del 2024 grazie all’equipaggio #6 di Kevin Estre/Laurens Vanthoor/André Lotterer.

Primo podio storico, invece, per Dries Vanthoor/Marco Wittmann/Raffaele Marciello   (BMW M Team WRT #15) davanti all’Alpine #36 di  Nicolas  Lapierre/Matthieu Vaxivière/Mick Schumacher.

Fuji 2024

Il marchio francese, mai in Top3 come BMW, ha lottato con l’auto #36 dopo aver perso il prototipo #35, sanzionato dalla direzione gara per aver colpito una LMGT3 in fase di doppiaggio. Mick Schumacher si è quindi lanciato all’inseguimento della Porsche Hertz JOTA #12 di Norma Nato nei minuti conclusivi, un duello apparentemente per la quarta piazza alle spalle della Toyota #8.

Il tedesco ha beffato il francese ed anche la Toyota che ha ceduto il passo dopo aver ricevuto una penalità per aver ignorato le bandiere blu nelle ultime due ore dell’evento. Hertz JOTA ha terminato la 6h del Fuji al quinto ed al sesto posto con la #12 davanti alla 963 #38, un risultato che garantisce automaticamente il titolo team ai britannici.

Peugeot #93, invece, ha colto un bellissimo quarto posto al termine di un evento che ha visto tra i migliori dieci anche l’Alpine #35 (7mo posto), la Peugeot #94 (8°), la Ferrari #50 (9°) e la Toyota #8 (10°). Ritiro per problemi per la Ferrari #51, out la Cadillac #2 dopo un errore da parte di Earl Bamber nel secondo settore del tracciato.

Fuji 2024

LMGT3

Avvio da scordare per la Ferrari #55 VISTA AF Corse di François Heriau. Il francese si è ritrovato da primo ad 11mo anche in seguito ad un problema tecnico, Tom Van Rompuy (TF Sport Corvette #81) ha quindi preso la vetta in classe precedendo le due McLaren di United Autosports.

La ripresa delle ostilità ha visto all’assalto Sarah Bovy (Iron Dames Lamborghini #85). La belga ha presto preso il secondo posto beffando James Cottingham  (United Autosports McLaren #59), unico alfiere del team anglo-americano in bagarre per il successo finale dopo un problema per l’auto gemella #95 di Josh Caygill.

#95 United McLaren 2024

La VSC per detriti ha permesso al gruppo di ricompattarsi, McLaren #59 ha conquistato per la prima volta la vetta delle operazioni grazie ad un deciso attacco da parte di Nico Pino nei confronti della Corvette #81 TF Sport.

Grégoire Saucy #59 e Rui Andrade #81 hanno provato a continuare il lavoro dei rispettivi teammate e soprattutto a difendersi dal ritorno di Valentino Rossi. Il #46 di BMW se WRT si è reso protagonista di uno stint stellare, abile a beffare in soli due giri ben cinque rivali compresa l’auto gemella #31.

Una penalità per infrazione in regime di FCY ha cambiato le carte in tavola, la McLaren #59 United Autosports ha ceduto virtualmente il primato a meno di 2h dalla fine alla Porsche #92 Pure Rxcing in rimonta dal fondo dello schieramento.

La lotta è iniziata tra la Porsche #92 e la McLaren #59, un duello che si è presto allargato anche alla Ferrari #55 VISTA AF Corse di Davide Rigon. Il veneto non si è risparmiato e dopo aver beffato la concorrenza ha meritatamente segnato un momento speciale per la Rossa in LMGT3.

Fuji 2024

Prima gioia in classe per VISTA AF Corse #55 con Thomas Flohr/Francesco Castellacci / Davide Rigon che hanno ripetuto alla perfezione quanto fatto lo scorso anno in LMGTE. Seconda posizione all’arrivo per Alex Malykhin/Joel Sturm /Klaus Bachler  (Manthey Pure Rxcing  Porsche #92), matematicamente campioni del mondo con un evento ancora da disputare.

Secondo podio del 2024, invece, per Valentino Rossi/Ahmad Al Harthy/Maxime Martin  (Team WRT BMW #46), abili a precedere nel finale TF Sport Corvette #81, Iron Dames Lamborghini #85, VISTA AF Corse Ferrari #55 e D’Station Aston #777.

Prossima prova ad inizio novembre in Bahrain con la tradizionale otto ore che concluderà il campionato.

Luca Pellegrini

Foto. Alberto Manganaro

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