Ferrari manca la prima parte della classifica in occasione della 6h del Fuji, penultimo appuntamento del FIA World Endurance Championship 2024. Le due 499P titolari faticano in Giappone al termine di una competizione controllata a lungo dalla Porsche #6 di Kevin Estre/Laurens Vanthoor/André Lotterer.

Domenica difficile per le Rosse

La gara è stata sin da subito in salita per la Ferrari con un contatto al secondo passaggio tra la Ferrari #83 AF Corse di Robert Kubica e la Ferrari #51 di Antonio Giovinazzi. Il polacco ha sbagliato curva 1 innescando una carambola che ha spinto in testacoda l’Alpine #36, la Porsche #5 e la 499P ufficiale #51.

La #51 ha dovuto successivamente ritirarsi per problemi, mentre la #50 è stata a più riprese in lotta per il podio contro Cadillac, BMW , Porsche, Alpine e Toyota.

Antonio Fuoco e compagni sono letteralmente precipitati nel finale dopo aver tentato di resister al ritorno di Peugeot e delle due Porsche 963 private di Hertz JOTA. Alla fine è arrivato il nono posto per l’equipaggio #50, risultato che complica la lotta per il titolo per il marchio tricolore. 

Nicklas Nielsen/Antonio Fuoco/Miguel Molina vantano attualmente 115p in campionato contro i 150 della Porsche #6 che ha virtualmente ipotecato il trofeo piloti. Ferrari è più vicina tra i costruttori con 136p all’attivo contro i 161p di Porsche ed i 157p di Toyota. Nulla è impossibile nella lunga finale da otto ore in Bahrain anche se obiettivamente non sarà facile recuperare il divario sulla concorrenza.

Le dichiarazioni nel post week-end 

Il vincitore dell’ultima 24h Le Mans Nicklas Nielsen ha affermato:


Il mio primo stint è stato piuttosto buono, nel secondo sapevamo che sarebbe stato difficile continuare con quel passo, ma si è rivelato più complicato del previsto. È capitato lo stesso ad Antonio (Fuoco, ndr) alla fine, oggi abbiamo fatto veramente tanta fatica guadagnando qualche posizione all’inizio e poi perdendole alla fin.


Antonello Coletta, Global Heat of Endurance and Corse Clienti, ha affermato in una nota dopo il round nipponico


Purtroppo non siamo abituati a commentare un risultato di questo tipo conoscendo il potenziale della vettura e dopo aver assistito ad una gara in cui, strategia, operazioni ai box, gestione pneumatici e lavoro dei piloti in pista è stato impeccabile. Abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere per lottare per il podio e non esserci riusciti lascia l’amaro in bocca. Abbiamo il rimpianto di aver visto due vetture coinvolte nell’incidente al secondo giro che ha pesantemente condizionato la gara delle Ferrari 51 e 83 nel tornare in lizza per le posizioni di vertice. Ci consoliamo con la prima vittoria nel WEC della 296 LMGT3 grazie ad una prestazione maiuscola di Thomas Flohr, Francesco Castellacci e il nostro Davide Rigon. Un successo che ripaga del grande impegno messo dai ragazzi a Maranello e il team AF Corse per ottenere questo risultato.

Ferdinando Cannizzo, Head of Endurance Race Cars:

Sapevamo che la gara sarebbe stata difficile, ma è iniziata ancora più in salita dopo il contatto in avvio e i danni subiti al fondo dalla 499P numero 51, che le ha fatto perdere prestazioni. La squadra ha messo in atto però una strategia perfetta che ha consentito alla 51 di cercare di recuperare il tempo perso, e ai compagni della 499P numero 50 di  risalire in classifica cecando di assicurarsi un posto sul podio. Purtroppo però le condizioni non erano tali per poter mantenere quelle posizioni, e il vantaggio garantito dalla nostra strategia è stato vanificato dall’ultima Safety Car. C’è molto dispiacere perché il risultato di oggi compromette le chance per poter vincere i campionati del mondo Costruttori e Piloti.
 

Articolo di Luca Pellegrini per LiveGP.it

Foto. Alberto Manganaro

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