A Barcellona tre gare e tre differenti equipaggi a segno nella classe Pro, nel quinto dei sei appuntamenti del Lamborghini Super Trofeo Europa. Prima vittoria per Andrea Frassineti, che assieme a Mattia Michelotto sabato conquista il successo con la vettura del team VSR. Una conferma quella di Amaury Bonduel, davanti a tutti in Gara 2 con i colori della BDR Competition by Grupo Prom. Egor Orudzhev si impone con la ART-Line nell’ultima gara del week-end.
Grazie a due secondi posti e un terzo piazzamento, il binomio del team Target Racing formato da Largim Ali e Oliver Söderström balza in testa alla classifica Pro, in cui adesso guida con un vantaggio di 9,5 punti nei confronti di Bonduel. Bronek Formanek e Stefan Rosina (Micanek Motorsport powered by Buggyra) si confermano al comando nella classe Pro-Am. Nella Am guidano sempre Piergiacomo Randazzo e Stéphane Tribaudini, davanti a tutti in Gara 3 con la Huracán Super Trofeo EVO2 del team VSR. Shota Abkhazava (ART-Line) conquista due vittorie nella Lamborghini Cup guadagnando anche la leadership del campionato.
Race-1
Avvio movimentato quello di Gara 1, che vede il poleman Bonduel perdere tre posizioni, venendo sfilato nell’ordine da Michelotto e Alberto Di Folco. Subito dietro c’è Georgi Dimitrov, scattato ottimamente dalla terza fila e a sua volta tallonato da Largim Ali. Al quinto giro l’uscita di pista della vettura di Guido Luchetti, che finisce per insabbiarsi chiamando in causa la safety car.
Alla ripartenza Michelotto respinge gli attacchi di Di Folco, a sua volta tallonato da Bonduel, che è tra i primi a rientrare ai box per compiere la sosta. Dopo i pit-stop si conferma al comando Frassineti, il quale nel frattempo ha preso il posto di Michelotto. Ma l’italiano del team VSR viene passato in seguito da Bonduel, sul quale pende tuttavia una penalizzazione di 20 secondi da scontare dopo l’arrivo per un taglio di chicane, la stessa che viene assegnata anche a Di Folco.
Alle spalle di Frassineti c’è Edgar Maloigne, salito in macchina al posto di Dimitrov. Benedetto Strignano, che ha rilevato al volante Di Folco, scivola quinto. Poi un’ulteriore neutralizzazione, questa volta per il contatto tra John Seale e Marco Gersager. A due minuti e mezzo dal termine la ripartenza. In testa c’è sempre Bonduel. Dietro di lui Frassineti e Oliver Söderström, che supera Maloigne. Dopo il traguardo Bonduel viene retrocesso sul fondo. Frassineti resiste invece a Söderström e va a raccogliere il suo primo successo. Terzo è Maloigne.
Pro-Am
Nella gara d’apertura del week-end, cambio di testimone al via tra Brendon Leitch e Kevin Gilardoni. Quest’ultimo balza al comando nella propria classe, superando il neozelandese al primo giro. Dopo la neutralizzazione iniziale, Gilardoni si conferma in testa al gruppo, ma poco prima delle soste viene passato dallo stesso Leitch. Dopo i pit-stop tuttavia è Pietro Perolini (che nel frattempo ha rilevato lo stesso Gilardoni) a tornare primo, prima di doversi ritirare a causa di un problema sulla sua vettura a sei giri dal termine, lasciando così la leadership a Anthony McIntosh, che nei pit-stop aveva preso il posto di Leitch. L’americano del team Leipert Motorsport conclude primo. Secondo posto per il binomio della Pegasus Racing formato da Dimitri Enjalbert e Anthony Nahra. Roee Meyuhas e Renaud Kuppens (Boutsen VDS) chiudono terzi.
AM
In Gara 1 è Stéphane Lemeret a guidare il gruppo delle vetture della classe Am. Con i primi sei raccolti in poco più di due secondi, alle sue spalle sfila Adrian Lewandowski, mentre Huilin Han supera Stéphan Guerin e risale terzo. Tutto invariato dopo la safety car iniziale. Bisogna invece attendere le soste per vedere risalire al comando Lewandowski. Il polacco dell’Auto Sport Racing mantiene la leadership anche dopo la seconda neutralizzazione, andando così a raccogliere il successo davanti a Nigel Bailly e allo stesso Guerin.
Lamborghini Cup
Nella Lamborghini Cup è Karim Ojjeh a dare il ritmo in Gara 1, precedendo nell’ordine Charlie Martin e Holger Harmsen. Più attardato transita Shota Abkhazava, che nelle fasi iniziali finisce un testacoda. Alla ripartenza, dopo una prima safety car, Ojjeh transita lentamente con un problema alla posteriore destra e scivola sul fondo, dovendo poi scontare anche un drive through per avere superato il limite di velocità in corsia box. Martin balza al comando. Alle sue spalle c’è adesso Donovan Privitelio. Ma è dopo il pit-stop che si rimescolano le carte, con la vettura della ASR divisa da Paolo Biglieri e Petar Matić che risale prima, rimanendoci poi fino all’arrivo. Abkhazava completa un’ottima rimonta e chiude secondo. Terzo è Alfredo Hernandez Ortega.
Race-2
Al via di Gara 2 dalla pole questa volta Bonduel sfila primo senza problemi, con Frassineti sempre incollato alle sue spalle. Poi la safety car, due giri di neutralizzazione e tutto confermato alla ripartenza. Almeno fino al momento dei pit-stop. Tra i primi a effettuare la sosta è proprio Frassineti, che lascia il volante a Michelotto. Poi è il turno di Bonduel, il quale torna in pista davanti alla Lamborghini del team VSR, mantenendo la prima posizione e riuscendo in seguito a costruire un leggero margine di vantaggio. Terzo ma più distante è Ali, che è subentrato nel frattempo a Söderström, a sua volta tallonato dalla vettura di Orudzhev. A pochi giri dal termine quest’ultimo supera Ali, subentrando terzo e portandosi nella scia di Michelotto, che riesce a passare nel corso della tornata successiva. Quindi, all’ultima curva del conclusivo giro, Michelotto perde altre due posizioni, venendo sfilato nell’ordine da Ali e Hampus Ericsson per chiudere quinto, mentre al traguardo transita sempre primo Bonduel.
PRO Am
In Gara 2 Joran Leneutre mantiene la stessa posizione di partenza, sfilando terzo assoluto e primo della propria classe. Leadership che il francese dell’Iron Lynx riesce a mantenere anche dopo una safety car iniziale, ereditata dopo la sosta dal suo compagno Claude-Yves Gosselin. A risalire secondo è Formanek, il quale ha preso il posto di Rosina. Ma nelle fasi finali è Leitch a portarsi davanti, assicurandosi il successo assieme a McIntosh. Gosselin scivola viceversa dietro. Formanek rimane secondo, ma dopo l’arrivo deve pagare una penalità di cinque secondi per un track limits e conclude quarto. Secondo posto per Nahra e Enjabert, seguiti a ruota da Meyuhas e Kuppens.
Am
Guerin va via davanti in Gara 2, seguito da vicino da Huilin Han e Lewandowski. Dopo i pit-stop è tuttavia Tribaudini a balzare al comando, mentre Guerin perde una posizione e Lewandowski va a prendersi il terzo posto. Ma nelle fasi conclusive tutto cambia di nuovo, con Guerin che si porta in testa e conquista il successo con la vettura del team Schumacher CLRT. Lewandowski rimane secondo, mentre terzi chiudono Stéphane Lemeret e Rodrigue Gillion.
LP
Nella seconda gara è Abkhazava a portarsi al comando, con Biglieri e Ojjeh nell’ordine secondo e terzo. Le prime due posizioni rimangono invariate anche dopo i pit-stop, quando è Petar Matić a subentrare a Biglieri, mentre a risalire terza alla fine è la vettura di Donovan e Luciano Privitelio, che vanno così a completare il podio.
Race-3
Con 42 vetture al via e lo schieramento stabilito dalla sessione di qualifica della seconda gara di Le Mans (poi cancellata e recuperata appunto a Barcellona), l’ultima gara del week-end vede Georgi Dimitrov schierarsi in pole con la vettura dell’Iron Lynx e andare subito al comando. Enzo Geraci, avviatosi dalla prima fila, perde una posizione e sfila terzo alle spalle di Orudzhev. Quindi un contatto tra Ericsson e Bonduel, quest’ultimo costretto a entrare ai box per ritirarsi. Poi la carambola che coinvolge ben cinque vetture.
Fuori Rodrigo Testa, Giorgio Amati, Paul Levet, Gillion e McIntosh. Si prosegue dietro alla safety car ed in regime di neutralizzazione vengono effettuati i pit-stop. A 17 minuti dallo scadere del tempo la ripartenza. In testa c’è Maloigne, seguito da Pavel Lefterov e Leonardo Caglioni, che viene però penalizzato di 30 secondi per un sorpasso con la safety car.
A seguire Orudzhev e Michelotto, il quale viene però superato da Alì. Penalizzato anche il leader Maloigne, che deve scontare 2″4 per un irregolarità nella sosta. Poi l’uscita di Miloš Pavlović che finisce sulla sabbia. Nuova e definitiva neutralizzazione, con Orudzhev autore del suo secondo successo dopo quello ottenuto al Nürburgring; secondo posto di Ali e Söderström, mentre Lefterov conclude terzo con la vettura dell’Iron Lynx divisa con Stefan Bostandjiev. Nella Pro-Am la vittoria va a Formanek e Rosina. Randazzo e Tribaudini chiudono primi nella classe Am, mentre Abkhazava si impone nuovamente nella Lamborghini Cup
Testo e foto – Lamborghini Super Trofeo Europe
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