Quando manca una sola corsa alla conclusione della stagione, il tricolore TCR Italy Sequenziale si riapre completamente: i primi tre sono racchiusi in dieci punti (considerando gli scarti). E’ questo il verdetto di gara 1 disputata in una tarda mattinata di un sabato uggioso, caratterizzato da scrosci di pioggia che hanno tenuto la pista costantemente bagnata.

Uno scenario che ha indotto la direzione gara a far scattare la competizione in condizione di Safety Car: la situazione ideale per Nicolas Taylor che partiva dalla pole. Il diciannovenne canadese, che ha preso conoscenza solo due settimane dello stradale brianzolo, si è dimostrato un veterano, mantenendo i nervi saldi in occasione della due ripartenze: la prima, quando si è deciso dopo un paio di tornate, la pista ha offerto condizioni tali da permettere ai piloti di correre liberamente e a pochi iminuti dalla fine, quando la vettura della direzione corsa è rientrata in pista per permettere il recupero della Cupra di Nardilli finito nella ghiaia della Prima Variante.

In entrambe i casi Taylor ha ripreso quel tanto di margine sui rivali ì, favorito dalla lotta alle sue spalle tra Salvatore Tavano, finalmente alle prese con una Cupra VZ tornata alla competività delle gare primaverili e del sorprendere francese Teddy Clairet che corre con una Audi gestita dal proprio team. Una sfida che ha visto prevalere la new entry proprio sotto la bandiera a scacchi.

La combinazione di risultati ha consentito a Taylor di rosicchiare buona parte del vantaggio su Nicola Baldan, costretto a cedere posizioni ad Alex Ley prima e a Junesung Park, finendo la corsa all’ottavo posto. Ora il divario tra i due è di soli 5 punti ma con gli scarti, sale a 10. Un divario minimo che non può tranquillizare il pilota veneto che ha visto pericolosamente avvicinarsi in classifica anche Ruben Volt quarto al traguardo. Magra consolazione per Baldan la certezza di aver conquistato la Master. 

Taylor ha fatto sua anche la categoria riservata agli Under 25 e alla rookie (in questa ha vinto il trofeo Nazionale), mentre Damiano Reduzzi che partiva in prina fila, quinto assoluto al traguardo, ha colto il successo nella Master. 

Luca Franca si è laureato campione italiano DSG con una gara di anticipo, chiudendo la classe alle spalle di Matteo Roccadelli. Eccezionalmente nell’appuntamento finale, che si sta svolgendo all’Auitodromo Nazionale Monza, le DSG corrono insieme alle Sequenziali: così il pilota di Cattolica ha dovuto affrontare anche una situazione inedita, quella di guidare la propria Audi RS3, gestita dal team Aikoa, non nelle consuete posizioni di vertice ma al centro di uno schieramento di vetture più performanti.

A rendere ancora più complicato lo scenario: lo spray sollevato dalle vetture in una gara che si è corsa in condizioni di maltempo, tanto da far scattare lo schieramento dietro la Safety Car. Franca che partiva in seconda fila, ne ha guadagnate due, approfttando anche del guai capitato al diretto rivale, Luca Verdi che è stato costretto a correre in condizioni di visibilità ridottissime per un guasto ai tergiscristalli dell’Audi schierata dal team Planet. Il secondo posto è stato più che sufficiente a Franca 8che ha chiuso 26esimo assoluto)  per portare a casa la corona alla prima stagione nel DSG nella quale sinora ha colto due vittorie su nove manche (Imola e Vallelunga). La vittoria del DSG è andata come detto a Matteo Roccadelli, che domani si gioca con Verdi il titolo under 25: un successo che accresce per il pilota vercellese i rimpianti per una stagione – la prima dopo aver chiuso secondo il Campionato Italiano Sport Prototipi – che lo comunque visto cogliere una pole e due successo.

Paolo Palanti si è invece imposto nella Master ma Alessandro Berton secondo ha vinto il trofeo Nazionale con una corsa di anticipo. 

Testo e foto – TCR Italy

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