Grand Palais des Champs-Élysées, Parigi, ottobre 1922. Tra le vetture esposte al diciassettesimo Salon de l’Automobile si aggira Georges Durand, segretario generale dell’Automobile Club de l’Ouest (ACO). L’associazione era nata 16 anni prima, nel 1906, con il nome di Automobile Club de la Sarthe dopo che l’omonima provincia francese vinse un bando dell’Automobile Club de France per l’organizzazione di una gara automobilistica chiamata, per la prima volta nella storia, “Grand Prix” (“Gran Premio”, in riferimento ai 45.000 Franchi francesi messi in palio per il vincitore, termine che ancora oggi dà il nome agli eventi organizzati dalla Formula 1).
In meno di sei mesi fu progettato un circuito, di circa 100 Km, da percorrere per 12 volte lungo le strade pubbliche che connettevano le città di Le Mans, Saint-Calais e La Ferté-Bernard. La prima edizione della gara durò 12 ore e fu vinta dall’ungherese Ferenc Szisz su Renault con l’esorbitante velocità media di 118,09 Km/h. L’anno successivo il Grand Prix fu spostato nella città di Dieppe, diminuendo drasticamente la durata della prova, tuttavia il successo dell’evento era negli occhi degli organizzatori.
Al Salon de l’Automobile 1922 ci sono anche Marcel Canit, impiegato ACO e Charles Faroux, proprietario e giornalista della rivista L’Auto. È dal loro incontro con Durand che nasce l’idea di una gara automobilistica di resistenza della durata di 8 ore volta a testare l’affidabilità delle automobili prodotte dalla nascente industria dell’automotive. Sarà Emile Coquille, importatore di vetture Rudge-Withworth, a suggerire di estendere la durata della gara ad un intero giorno, 24 ore.
Il regolamento definitivo venne pubblicato nel febbraio 1923. Tutte le automobili dovevano essere modelli a 4 posti in produzione per uso civile con l’eccezione di quelle di potenza inferiore ai 1100 cc che potevano essere a due posti. Ogni vettura doveva portare 60 Kg di zavorra per ogni posto passeggero e doveva essere condotta a turno da due piloti. Questi ultimi erano delegati anche di effettuare il rifornimento di carburante. Alla sesta, dodicesima e diciottesima ora, le vetture che non avevano percorso una frazione sufficiente di distanza erano squalificate. Il circuito, lungo circa 17 chilometri, si snodava tra le strade pubbliche a sud della città di Le Mans. Il premio è un trofeo messo in palio dallo sponsor Rudge-Withworth per la vettura che avrebbe coperto la maggior distanza in tre anni successivi.
Nel pomeriggio di sabato 26 maggio 1923 stava per avere avvio una corsa che sarebbe entrata nella storia dell’automobilismo.
Marco Rocchi
Foto. 24 Hours of Le Mans
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