![Shank Racing #60](https://plmotorsport.wordpress.com/wp-content/uploads/2023/01/325589600_711224867233746_2846930401875975964_n.jpg?w=748)
Tom Blomqvist/Colin Braun/Helio Castroneves/Simon Pagenaud (Meyer Shank Racing with Curb-Agajanian #60) hanno vinto l’edizione 2023 della Rolex 24 at Daytona, prima sfida dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship. Acura apre con il team campione in carica l’era delle LMDh imponendosi per la seconda volta consecutiva davanti a davanti a Filipe Albuquerque/Ricky Taylor/Louis Delétraz/Brendon Harthley (Konica Minolta Acura ARX-06 #10) ed Renger van der Zande/ Sébastien Bourdais/Scott Dixon (Cadillac Racing #01).
Jules Gounon/Daniel Jucadella/Maro Engel/Cooper MacNeil (WeatherTech Racing #79/Mercedes) vincono per la prima volta in GTD PRO, mentre Roman De Angelis/Marco Sorensen/Ian James/Darren Turner (Heart of Racing #27 /Aston Martin) festeggiano il successo in GTD davanti alla miglior vettura classificata tra i PRO.
Tantissime emozioni anche in LMP3 ed in LMP2, rispettivamente con Anthony Mantella/Wayne Boyd/ Nicolas Varrone/Thomas Merrill (AWA #17) e Gimmi Bruni/James Allen/Frad Poordad/Francesco Pizzi (Proton Competition #55). Menzione d’onore per quest’ultimo equipaggio, a segno per 16 millesimi…
GTP
La parte conclusiva della Rolex 24 at Daytona si è aperta con una caution. High Class Racing ha rimesso in discussione l’intero evento finendo contro le barriere , l’Oreca 07 Gibson #20 ha concluso contro il muro della ‘Bus Stop’ sulla falsariga di quanto accaduto nelle qualifiche con la Porsche #6 di Nick Tandy.
Simon Pageunaud non è ha perso l’occasione per lottare al top con la Cadillac Racing #01 di Sébastien Bourdais. Il transalpino di Shank Racing #60 (Acura) ha dato spettacolo, mentre la Porsche #6 di Nick Tandy tentava di tornare in lotta per la classifica
Dopo una breve caution per spostare la Porsche #6 di Penske, la sfida è ripartita con Pagenaud che ha tenuto il primato su Bourdais ed Earl Bamber #02. Cadillac Racing ha tentato in tutti i modi di impensierire la testa della corsa, una nuova bandiera gialla ad 1h e 50 dalla conclusione ha rimescolato nuovamente tutto.
I commissari di percorso hanno spostato con una relativa velocità l’Aston Martin #64 di TGM, l’11ma caution della Rolex 24 at Daytona ha preceduto un nuovo duello per la leadership. Dopo una nuova breve caution per la LMP2 #52 di PR1 Mathiasen Motorsports, la bagarre è tornata nel vivo con Acura e Cadillac in lizza per la vetta.
Albuquerque ha saputo portarsi in seconda posizione, determinato a battagliare per il successo conclusivo negli ultimi 40 minuti. Tutto si è deciso nella 23ma ora, una Safety Car ha infatti modificato le sorti dell’evento rendendo ancora più incerta una Rolex 24 unica.
Tom Blomqvist ha governato la ripartenza, il britannico non ha lasciato scampo alla concorrenza. Seconda piazza, per il secondo anno consecutivo, per WTR with Andretti Autosport, mentre è da rimarcare il terzo posto di Cadillac Racing con Renger van der Zande/ Sébastien Bourdais/Scott Dixon (Cadillac Racing #01) presenti davanti all’auto gemella #02.
LMP2
Subito spettacolo nel gruppo con l’uscita di scena dell’olandese Giedo van der Garde. Il #35 di TDS Racing ha perso la chance di contendersi nell’immeditato il titolo a Daytona in seguito ad un’infrazione all’ingresso della pit lane.
La bagarre è rimasta viva anche nei minuti seguenti con Esteban Gutierrez (Crowdstrike Racing by APR #04) e Niklas Nielsen (AF Corse #88). Il danese ha avuto la meglio sull’ex pilota di F1, per molti minuti al comando delle operazioni con la propria Oreca.
Una sosta a meno di 2h dalla conclusione ha cambiato nuovamente la graduatoria con Mathieu Vaxivière, abile a tenere la posizione su Paul-Loup Chatin, ancora in bagarre per la vittoria con l’Oreca #52 di PR1 Mathiasen Motorsports dopo una serie di momenti sanzioni e situazioni particolari.
Il transalpino lascerà spazio al connazionale Nico Lapierre, fermo in pista in Turn 3. Il veterano dell’auto #52 provocherà una nuova caution, la 12ma della giornata. Vaxivière #88 e van Uitert #35 si sono contesi la leadership, mentre Ben Hanley tentava di sorprendere tutti con la propria Oreca #04.
Il finale è stato incredibile con James Allen (Proton Competition) che si riportava sulla testa della corsa dopo aver superato Nielsen. Il danese ha ceduto il posto al francese che negli ultimi due giri ha impensierito il primato di Hanley. L’inglese ha provato a resistere, il britannico ha perso in volata per 16 millesimi di secondo! Concludono il podio Matthieu Vaxivière/François Perrodo/Nicklas Nielsen/Julien Canal (AF Corse #88).
LMP3
João Barbosa/ Lance Willsey /Nico Pino/Nolan Siegel (Sean Creech Motorsport #33) hanno perso nelle ultime due ore la Rolex 24. L’equipaggio scattato dalla pole ha dovuto arrendersi per un problema tecnico, Anthony Mantella/Wayne Boyd/ Nicolas Varrone/Thomas Merrill (AWA #17) hanno potuto automaticamente festeggiare il successo nella Rolex 24. La vettura #33 concluderà in ogni caso in seconda piazza davanti a John DeAngelis/ Cameron Shields/ Connor Bloum /Christopher Allen (Performance Tech Motorsports #38).
GTD PRO
La Safety Car ha portato Mercedes a ridosso della Corvette #3 di Tommy Milner. L’americano ha dovuto difendersi dall’andorrano Jules Gounon, pilota che come molti altri parteciperà settimana prossima alla Bathurst 12h valida per l’Intercontinental GT Challenge Powered by Pirelli.
Il pilota AMG ha preso la vetta, l’americano ha desistito dopo un duello side-by-side pazzesco fino alla ‘Bus Stop’. Il #79 di WeatherTech Racing ha fatto la differenza, lo statunitense non ha preso il rischio di fronteggiare in frenata il vincitore 2022 della 24h Spa-Francorchamps.
Le due case citate hanno continuato a lottare anche nei minuti seguenti, un duello a cui si è unita anche la Lexus #14 di Ben Barnicoat. Vasser Sullivan ha dato del filo da torcere alla concorrenza, una bella bagarre che si è protratta nel tempo fino agli ultimi decisivi minuti.
La riconoscibile Lexus giallo-nera ha iniziato a lottare con Jack Hawksworth, il forte pilota britannico ha iniziato a duellare contro la concorrenza per la vittoria. La missione non è riuscita, Mercedes prenderà il largo grazie a Maro Engel che nei 20 minuti conclusivi riuscirà a gestire al meglio il traffico delle GTD.
Gounon/Daniel Jucadella/Maro Engel/Cooper MacNeil (WeatherTech Racing #79/Mercedes) hanno potuto festeggiare per la prima volta in GTD PRO nel ‘World Center of Racing’, nessuno di questi piloti aveva mai vinto nel mitico catino americano. Secondo posto per Antonio Garcia/Jordan Taylor/Tommy Milner (Corvette Racing #3), terzo per Ben Barnicoat/Jack Hawksworth/Mike Conway (Vasser Sullivan #14/Lexus).
GTD
Roman De Angelis (Heart of Racing #27/Aston Martin) si è trovato in bagarre con Indy Dontje (Winward Racing #57/Mercedes). Il duello, durato per tutto il giorno, hanno continuato a lottare nel catino americano, mentre Andy Lally tentava di unirsi alla festa con l’Aston Martin #44 di Magnus Racing.
Le tre auto citate non si sono risparmiate, un tridente che ha proseguito la sua battaglia anche a 180 minuti dalla fine. Nicki Thiim ha sostituito Lally, De Angelis ha mantenuto il proprio posto a bordo della veloce Aston #27 del team gestito da Ian James.
Le ultime due ripartenze hanno condannato Winward Racing #57, out dopo un contatto contro le barriere di curva 3. La squadra americana ha ceduto spazio a Heart of Racing che potrà festeggiare successivamente con Roman De Angelis/Marco Sorensen/Ian James/Darren Turner.
Il quartetto regna anche sulle GTD PRO, episodio mai accaduto sino ad ora. Seconda piazza per Andy Lally/John Potter/Spencer Pumpelly/Nicki Thiim (Magnus Racing #44/Aston Martin) davanti a Brendan Iribe /Frederik Schandorff/Ollie Millroy / Marvin Kirchhöfer (Inception Racing #70/McLaren).
Appuntamento ora a marzo da Sebring con una 12h da non perdere.
Luca Pellegrini
Foto. Piero Lonardo