Dopo aver tentato di acquistare senza successo l’azienda Ferrari, Ford si presenta al via della 24 Ore di Le Mans 1964 con la propria vettura in classe Prototipi, la GT40, dando il via ad una serie di battaglie che hanno segnato la storia della classica francese. Nuovo modello anche per Ferrari, che non può permettersi di sfigurare davanti ai rivali americani.
Pole position per la Ferrari 330P di John Surtees (con allegato record della pista) passata subito al via dalla vettura gemella nelle mani di Pedro Rodriguez. Problemi alla partenza, invece, per la Ford di Phil Hill che, non riuscendo ad avviare la vettura, perse più di un minuto. Difficoltà anche per Maserati, che non riuscirà per tutta la gara ad entrare nella competizione per le piazze d’onore.
Grazie al vantaggio di velocità in rettilineo (circa 340 Km/h, non ufficialmente registrati) al secondo giro di gara Richie Ginter riesce a passare le tre Ferrari al comando e nell’ora successiva porta a oltre 40 secondi di vantaggio della sua Ford sul resto del gruppo. Il gap verrà annullato da un pessimo pit stop, un colpo di scena che permette a Ferrari di tornare in vetta alla graduatoria provvisoria.
La poca esperienza di Ford nelle gare di durata inizia a farsi sentire dopo alcune ore di gara con diversi problemi tecnici che rallentano le vetture o, in alcuni casi, le costringono al ritiro. Nessuna delle tre auto completerà la gara, ma le premesse mostrate in termini di prestazioni apriranno la strada ad una serie di battaglie in pista negli anni successivi. Dopo otto ore, Ferrari occupava confortevolmente le tre posizioni di testa. In GT gara difficile per Porsche, bloccata in mezzo al gruppo.
Un danno alla vettura, seguito da un pit lungo dieci minuti, costringe Surtees a scendere in terza posizione. Nelle ultime ore nessuna sorpresa con la Ferrari del duo Guichet/Vaccarella vincitrice con il nuovo record di distanza percorsa davanti alle gemelle di Hill/Bonnier e Surtees/Bandini.
Messa in secondo piano dallo scontro in classe Prototipi, anche la classe GT ha dato spettacolo con la battaglia fra Europa (Ferrari e Porsche) ed America (Shelby Cobra) che si concluderà con un solo giro di vantaggio fra il primo ed il secondo classificato. Il secondo posto in classe per la Ferrari 250 GTO di Bianchi/Blaton alle spalle della Shelby di Gurney/Bondurant mise fine al dominio della categoria della Scuderia di Maranello.
Marco Rocchi
Foto. 24 Hours of Le Mans
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