L’edizione 2023 della 9h di Kyalami ha visto al via, purtroppo, solamente 13 auto, un numero molto basso per una gara che per la quarta volta è stata riservata esclusivamente alle GT3. L’Intecontinental GT Challenge Powered by Pirelli si è ritrovato a fare i conti con una povera entry list nella classe regina, una situazione simile a quanto accaduto a Bathurst.
Mercedes, Audi e BMW hanno portato almeno un equipaggio PRO ad entrambi i round, Porsche ha presenziato solamente in Australia. Grove Racing ha rappresentato la casa di Weissach in South Africa, l’équipe citata ha corso in PRO-Am con B. Grove/S. Grove/E. Bamber.
L’emergenza sanitaria non ha sicuramente aiutato la tappa di Kyalami, round che da fine anno si è spostata ad inizio stagione. Il tracciato che in passato ha accolto anche il Mondiale di F1 si è ritrovato da 28 iscritti (classifica IGTC) nel 2019 ai 13 partenti della sfida appena conclusa, manifestazione vinta da BMW (WRT #32) davanti alla M4 gemella #33 ed all’Audi #66 di Tresor Attempto Racing.
Il COVID-19 ha inciso negativamente anche sull’Australia, nel 2023 sono stati 10 i presenti per i punti dell’IGTC contro i 22 del 2020, ultima manifestazione agonistica globale per quanto riguarda il motorsport prima di una lunga pausa che tutti ricordiamo.
Già dal 2024 la musica potrebbe cambiare, Indianapolis è un esempio positivo in merito. Il catino di Speedway ha avuto un notevole incremento rispetto al passato, la scelta di accorpare un round dell’IGTC all’epilogo del Fanatec GT World Challenge America Powered by AWS è indubbiamente una mossa che ha pagato.
Ora resta da capire il periodo in cui inserire questi eventi in un calendario che è sempre più fitto, una sequenza infinita di competizioni (con GT3 o meno) che non permette alle varie compagini di avere una off-season. In meno di tre mesi sono state disputate tre gare dell’IGTC, da Abu Dhabi si è deciso di spostarsi in Australia e poi in South Africa prima di tornare in Europa per la preparazione del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS.
Le scelte sono state delineate da altri eventi già presenti nel calendario, la Rolex 24 at Daytona dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship ed il doppio doubleheader dell’Asian Le Mans Series sono state determinanti nell’organizzazione del programma dei team che hanno dovuto necessariamente effettuare delle scelte.
Una qualsiasi struttura, parliamo di squadre che hanno basi in Europa, non può permettersi in sei settimane consecutive di gareggiare a Dubai (Creventic), spostarsi a Daytona e poi successivamente svolgere le trasferte di Bathurst, Dubai (ALMS), Abu Dhabi (ALMS) e Kyalami. Un pilota ufficiale ha la facoltà di farlo (Jules Gounon ha corso tutte le sfide citate), un team singolo no.
WRT, ad esempio, ha corso la 24h d Dubai, la 12h in Oceania e la prova africana dell’IGTC, il nuovo factory team di BMW ha boicottato l’IMSA o l’Asian Le Mans Series. Discorso opposto per altre realtà, Walkenhorst Motorsport (BMW) ha militato in ALMS e non a Kyalami in cui vinse nel 2020. Gli esempi sono infiniti, le scelte sono doverose.
ACO ha dovuto necessariamente accorpare quattro gare in due settimane, nel 2020 quando i team GT3 si ritrovarono a Bathurst in massa non era presente nella settimana seguente una prova dell’Asian Le Mans Series che si teneva ancora in Asia con delle sfide dilazionate nel tempo.
Vedremo come si muoveranno ACO, SRO ed altri organi coinvolti per il 2024, anno chiave per le GT3 che potranno partecipare anche al FIA World Endurance Championship. Resta in ogni caso evidente l’altissimo livello che può garantire l’IGTC, serie ‘globale’ di SRO che nel corso degli anni ha regalato gare spettacolari con i migliori interpreti al mondo delle GT3.
La qualità è un aspetto da tenere sempre in considerazione, la struttura di Ratel ha obiettivamente pochi eguali al mondo se valutiamo gli infiniti campionati presenti nel globo. Il paragone che si può fare è quello dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship, struttura che con le GTD PRO vede in ogni caso meno di 10 auto presenti per l’intero arco del campionato. Pochi, ma buoni, una certezza che solo alcuni selezionati campionati possono garantirsi.
Luca Pellegrini
Foto. IGTC
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