Dopo anni di dominio Porsche, Jaguar si presenta al via della 24 Ore di Le Mans 1988 con la XJR-9 spinta da un motore V12 e con la configurazione aerodinamica “coda corta” appositamente studiata per il Circuit de la Sarthe. Iscritta al via, dopo anni di assenza, anche Mercedes che però fu costretta a ritirare entrambe le vetture prima della partenza a causa delle continue esplosioni degli pneumatici nei turni di prova.
Le prime tre caselle della griglia di partenza furono conquistate, senza sorpresa, dalle tre Porsche 962, seguite dalla Jaguar affidata al duo Martin Brundle/John Nielsen.
Al via, Hans Stuck mantenne il comando della corsa. La miglior partenza fu quella della Jaguar #2 di Lammers/Dumfries/Wallace che, scattando dalla sesta posizione, ne recuperò quattro in un giro ed al termine della seconda tornata aveva agguantato la testa della prova. Per i primi sei giri, le tre Porsche ufficiali e la Jaguar si scambiarono continuamente le vetta fino a quando Lammers prese definitivamente la testa della corsa.
Dopo un’ora di gara la Porsche del trio Stuck/Ludwig/Bell fu costretta a tornare ai box con un giro particolarmente lento a causa della mancanza di carburante, l’auto citata scivolò provvisoriamente in nona piazza.
Nella notte, Roger Dorchy, a bordo di una Peugeot WM-P88 segnò il record di velocità sul rettilineo di Mulsanne: 407 Km/h. In una gara senza troppe emozioni, dopo otto ore di gara, il controllo era saldamente nelle mani di Porsche, tuttavia, la rimonta della Jaguar #2 stava per avere inizio.
Grazie a noie meccaniche su due delle Porsche ufficiali e ad un passo gara consistente, a metà distanza la Jaguar numero #2 si ritrovò al comando della maratona francese con un confortevole vantaggio da amministrare sugli inseguitori in una mattinata piovosa.
A quaranta minuti dal termine, un problema alla frizione costrinse Lammers a rallentare ed a guidare lo stint in quarta marcia per evitare di danneggiare il cambio. Nonostante le difficoltà, Lammers riuscì ad arrivare al traguardo con circa due minuti di scarto sulla prima delle Porsche.
Dei primi dieci classificati, 8 erano a bordo di una Porsche mentre i restanti due alla guida di una vettura britannica.. Alla Jaguar #2 andò anche il nuovo record di distanza percorsa in gara.
Marco Rocchi
Foto. 24 Hours of Le Mans
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