La Rolex 24 at Daytona è alle porte, il primo grande appuntamento della stagione di Pelle Motorsport sta per prendere il via dopo le emozioni di una spettacolare gara di qualifica che ha premiato all’ultimo giro l’Acura #10 del WTR del duo Albuquerque/R. Taylor. Regna l’incertezza nella classe regina che come da pronostico si conferma oltremodo equilibrata.

Cadillac è allo stesso livello di Acura che con WTR resta la favorita numero uno per il successo finale. Sono infinite però le variabili a partire dalla presenza di una seconda auto per il Chip Ganassi Racing che torna in forza nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship con due equipaggi di primo profilo. JDC-Miller Motorsport #5 ed Action Express #31 e #48 non staranno a guardare insieme a Shank Racing (Acura #60) che deve rifarsi dopo un 2021 oltremodo complesso.

Traffico, traffico….e ancora traffico

61 auto in pista a Daytona sono tante e come abbiamo visto per la Petit Le Mans (Road Atlanta) i doppiaggi possono essere un problema. Il road course del ‘Wolrd Center of Racing’ e la famosa zona della ‘Bus Stop’ sono i due snodi cruciali in cui i piloti dovranno prestare la massima attenzione.

Per la classe regina ci saranno da ‘fronteggiare’ anche le tante LMP2 in pista e le LMP3, categoria sicuramente non nota per delle belle lotte o per delle prestazioni di primo profilo. La scelta dell’IMSA di tenere questa formula, un’opzione in parte condivisibile nel 2021 visto le poche GTLM, è diventata oltremodo discutibile in questa stagione. Con 13 GTD PRO i posti iniziano a scarseggiare ed obiettivamente 7 auto in più nel gruppo si potevano evitare.

Il problema arriverà nel 2023 quando ci saranno dei nuovi ingressi con la LMDh. Non vi saranno più 7 ‘DP’, ma avremo più pretendenti per il successo overall e per ovvi motivi più di 61 auto sarebbero un problema. Avere tante vetture contemporaneamente in pista è sicuramente emozionante e spettacolare, ma non si può trasformare la competizione in un autentico slalom.

GTD PRO/GTD ed il BoP che fa discutere

IMSA è intervenuta prima della gara di qualifica per modificare il BoP (Balance of Perfomance ) per la GTD PRO e la GTD tradizionale. La domanda è la seguente, i cambi hanno avuto l’esito sperato?

La riposta al momento sembra negativa con Corvette, BMW e Ferrari che sono nettamente lontane da Lamborghini, Porsche e Mercedes. La lotta per il successo sembra quindi a tre con McLaren all’attacco in GTD con il Century Motrosport, squadra al debutto nell’IMSA così come il TR3 Racing che scatterà dalla prima casella dello schieramento della GTD PRO con Mirko Bortolotti/Andrea Caldarelli/Marco Mapelli/Rolf Ineichen. Anche Aston Martin (Heart of Racing #23 su tutti in GTD PRO) si è ben comportata insieme a Lexus in GTD con la vettura #12.

Anche in questo caso, come tra i prototipi, il traffico potrebbe essere determinante con le GTD tradizionali che hanno mostrato di poter tenere il ritmo delle PRO a più riprese. I nomi di spicco nella classe PRO-Am non mancano ed anche in questo caso potremmo vedere delle situazioni atipiche nel cuore del gruppo.

In ogni caso IMSA ha vinto la scommessa delle GTD PRO. L’obiettivo è quello di avere più auto possibili a tempo pieno, per ora gustiamoci il record assoluto di auto presenti per una prima prova che si preannuncia oltremodo interessante, un opening round da gustare dal primo all’ultimo minuto tra doppiaggi, caution e tanta azione in tutte le categorie.

L’appuntamento è per le 19,40 di sabato per la Rolex 24 at Daytona, 60^ edizione della gara che aprirà ufficialmente l’IMSA WeatherTech SportsCar Championship 2022.

Luca Pellegrini

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