![12h Sebring](https://plmotorsport.wordpress.com/wp-content/uploads/2024/03/gizdoqfwkaanbri-e1710609694542.jpg?w=748)
Cadillac domina le prime ore, ma è Acura provvisoriamente al comando dopo le prime cinque ore della 12h Sebring 2024. Ricky Taylor/Filipe Albuquerque/Brendon Hartley (Wayne Taylor Racing with Andretti #10) si collocano in vetta nella seconda tappa dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship davanti a BMW e Porsche.
In GTD PRO comanda Vasser Sullivan Lexus #14, in GTD svetta BMW con Turner Motorsport #96. Tanta incertezza anche in LMP2 con Inter Europol by PR1/Mathiasen Motorsports #52 che ha saputo negli ultimi minuti prendere la posizione nei confronti di United Autosports USA.
Il recap delle prime ore
Pipo Derani (Whelen Cadillac Racing #31) ha tenuto la prima posizione al via senza particolari problemi. Il quattro volte vincitore della prova di Sebring ha tentato di scappare sin da subito davanti a Sébastien Bourdais (Cadillac Racing #01), Felipe Nasr (Porsche Penske Motorsport #7) e Louis Delétraz (Wayne Taylor Racing with Andretti Acura #40 ). Buono spunto anche da parte di Phil Hanson, protagonista con JDC-Miller Motorsport Porsche #85.
Dopo la prima bandiera gialla, inserita per detriti, Cadillac #01 è diventata sempre più minacciosa alle spalle della ‘gemella’ #31. L’auto che ha vinto il titolo lo scorso anno ha dovuto cedere il testimone alla riconoscibile vettura di Chip Ganassi, in scena con una livrea celebrativa dei 50 anni di Mobil 1.
La seconda neutralizzazione, chiamata per spostare l’Oreca 07 Gibson #8 di Tower Motorsport, non ha modificato la scena, Scott Dixon #01 ha tenuto a bada ogni ritorno da parte di Jack Aitken #31, Brendon Hartley (Wayne Taylor Racing with Andretti Acura #10), e Jesse Krohn (BMW M Team RLL #24).
A 9h dalla fine la competizione, la terza sosta è arrivata dopo una caution per spostare in curva 7 l’Oreca #8 di AF Corse. Porsche Penske Motorsport #7 ha trovato la leadership con Dane Cameron, l’americano vincitore dell’ultima Rolex 24 ha iniziato a lottare contro Aitken #31 e Dixon #01.
Cadillac, dopo la green flag, è tornata protagonista, gli americani si sono collocati al comando nuovamente davanti a Porsche, mentre la BMW #24 perdeva posizioni dopo ad una sosta extra rispetto alla concorrenza.
Dopo quattro ore la 12h Sebring ha cambiato volto con una nuova bandiera gialla, innescata da un problema per #80 Lone Star Racing Mercedes e #33 Sean Creech Motorsport Ligier LMP2. Le due BMW ufficiali e l’Acura #10 hanno sorpreso gli altri fermandosi prima della bandiera gialla, una scelta che ha pagato.
Whelen Engineering Cadillac Racing #31 ha ceduto quindi la leadership all’Acura #10, Filipe Albuquerque ha conquistato la vetta su Nick Yelloly #25, Matt Campbell #7 e Tijmen van der Helm con JDC-Miller MotorSports Porsche #85.
Albuquerque ha tenuto la leadership e virtualmente è ancora leader, il portoghese di WTRAndretti Acura #10 precede BMW e Porsche. Cadillac Racing sta lentamente tornando davanti in classe GTP, Renger van der Zande #01 è virtualmente in quarta piazza davanti a WTRAndretti Acura #40, Whelen Engineering Cadillac Racing #31 e la 963 #85 di JDC-Miller MotorSports.
LMP2
Tanta battaglia anche in LMP2 sin da subito. PJ Hyett (AO Racing #99) si è ritrovato subito alle spalle di Dan Goldburg (United Autosports USA #22) e Ben Keating (United Autosports USA #2), rispettivamente presenti in seconda e terza piazza al via. La compagine anglo-americana ha controllato la scena anche nei minuti seguenti nonostante una prima bandiera gialla che ha ricompattato lo schieramento.
Keating, nonostante un errore in curva 2, ha saputo riprendere il primato prima della conclusione del proprio stint, il texano ha duellato per la posizione di testa con la già citata Oreca #99 di AO Racing e la gemella #22.
Da rimarcare nelle prime tre ore l’uscita di scena da parte di John Farano. Il pilota e proprietario di Tower Motorsports #8, vincitore lo scorso anno, ha dovuto prematuramente alzare bandiera bianca dopo un impatto contro le barriere di curva 12 in seguito ad un contatto con Triarsi Competizione Ferrari #023.
Dopo una nuova bandiera gialla, la terza, per un problema all’Oreca #83 di AF Corse, Mikkel Jensen e TDS Racing #11 hanno conquistato la vetta per la prima volta, il team francese ha dovuto tenere a bada il ritorno di Bijoy Garg #22 e Rasmus Lindh (DragonSpeed #81).
Altre due bandiere gialle hanno modificato nuovamente la classifica, Inter Europol by PR1 Mathiasen Motorsports #52 ha beffato le due Oreca di United che ora si trova all’inseguimento dei migliori.
A 7h dalla fine, Jakub Śmiechowski/Tom Dillmann/Nick Boulle #52 precedono Gar Robinson/Felipe Fraga/Josh Burdon (Riley #74) e Dennis Andersen/Serth Lucas/Laurents Hoerr (MDK by High Class Racing #20), rispettivamente in seconda e terza piazza. AO Racing #99 occupa provvisoriamente la quarta piazza, TDS Racing #11 la quinta.
GTD PRO
Avvio da dimenticare a Sebring per Davide Rigon (Risi Competizione Ferrari #62). Il vincitore della Rolex 24 at Daytona è precipitato in graduatoria dopo un contatto nel cuore dello schieramento in curva 1 con Pfaff Motorsport McLaren #9 e Optimum Motorsport McLaren #70.
Jack Hawksworth (Vasser Sullivan Lexus #14) ha dominato la prima ora d’azione senza particolari problemi, l’autore della pole ha fatto la differenza con una relativa semplicità. La musica è cambiata dopo la prima sosta, avvenuta in regime di caution.
Una penalità ai box ha infatti rallentato la Lexus campione in carica, la sanzione ha permesso a Madison Snow (Paul Miller Racing BMW #1) ed Alexander Sims ( Corvette Racing by Pratt Miller Motorsports #3) di prendere le prime posizioni dello schieramento insieme a Mario Farnbacher (Heart of Racing Aston Martin #23).
Tutto è rimasto intatto fino alla seconda sosta ai box, Ford Multimatic Motorsports #64 ha infatti avuto la meglio con Chris Mies. L’ex pilota ufficiale di Audi Sport ha tentato di controllare il gruppo, il tedesco si è trovato provvisoriamente davanti a Neil Verhagen #1 ed Antonio Garcia #3
La terza sosta, disputata in regime di caution, ha sorriso ad AO Racing Porsche #77, Michael Christensen ha beffato BMW e Porsche nella lotta ai box. Ottimo passo anche per Vasser Sullivan Lexus #14, in rimonta con il competitivo britannico Ben Barnicoat.
La quarta e la quinta caution hanno permesso alla Lexus #14 di prendere la vetta. L’inglese, presente in coppia con Hawksworth ed il pilota NTT IndyCar Series Kyle Kirkwood, si collocano davanti a Laurin Heinrich/Seb Priaulx/Michael Christensen (AO Racing Porsche #77) e Ross Gunn/Alex Riberas/Mario Farnbacher (Heart of Racing Aston Martin #23).
Paul Miller Racing BMW #1 e Corvette Racing #3 restano pienamente in corsa per la vittoria di classe oltre alla Ferrari #62 di Risi Competizione. Attenzione anche alle Ford, provvisoriamente out dalla Top5.
GTD
Parker Thompson (Vasser Sullivan Lexus #12) è stato perfetto al via. L’ex campione della Porsche Carrera Cup North America è stato il più veloce nella prima ora d’azione, superiore a Philip Ellis (Winward Racing Mercedes #57), Antonio Fuoco (Cetilar Racing Ferrari #47) ed a Mikael Grenier (Korthoff/Preston Motorsports Mercedes #32).
Il canadese ha controllato la scena per le prime fasi, mentre la riconoscibile Mercedes #32 ha dovuto prematuramente alzare bandiera bianca per un problema tecnico. Giornata da dimenticare anche per Inception Racing McLaren #70, out di fatto al primo giro dopo un contatto tra curva 2-3.
La seconda caution ha avvantaggiato Winward Racing Mercedes #57, i vincitori della Rolex 24 at Daytona hanno provato ad allungare. Russell Ward ha continuato l’ottimo lavoro di Ellis, l’americano si è trovato provvisoriamente davanti a Turner Motorsport BMW #96 e Maguns Racing Aston #44. Leggermente più attardati gli altri dopo tre avvincenti ore di bagarre.
La quarta e la quinta SC hanno cambiato la graduatoria, BMW e Turner Motorsport sono in vetta alla classifica con Patrick Gallagher. L’americano tiene testa a Winward Racing Mercedes #57, la coppia precede Adam Adelson/Elliott Skee/Jan Heylen (Wright Motorsports Porsche #120), Conquest Racing Ferrari #34, Forte Racing Lamborghini #78 e Vasser Sullivan Lexus #12.
Luca Pellegrini
Foto. Michelin Racing USA