Domenica da scordare per Toyota GR nella 6h Fuji, penultimo atto del FIA World Endurance Championship. L’auto #7 e la gemella #8 non ottengono un posto in Top3 davanti ai propri tifosi al termine di una giornata terribile che per la seconda volta in questo 2024 ha incoronato Porsche.
6h Fuji terribile per Toyota
Toyota ha lottato a più riprese con i migliori con la vettura #8 e soprattutto con la #7 virtualmente seconda nel Mondiale con Kamui Kobayashi e Nick De Vries. Una VSC a due ore dalla fine, chiamata per rimuovere la Lamborghini SC63, ha cambiato le carte in tavola danneggiando i piani dei giapponesi che avevano scommesso su una sosta anticipata al fine di evitare un pit finale per l’ultimo rabbocco di carburante.
La Toyota #7 ha poi dovuto alzare bandiera bianca in seguito ad un contatto con la Porsche #5 in curva 3, mentre la Toyota #8 ha perso ogni chance di accedere alla Top3 dopo aver subito una penalità per aver ignorato le ‘bandiere blu’.
I giapponesi hanno perso automaticamente anche il primato nel Mondiale costruttori, Porsche è ora in vetta con 161p contro i 157p della concorrenza. L’equipaggio dell’auto #7, invece, dovrà sperare in un clamoroso epilogo in Bahrain per poter puntare al titolo. Kobayashi/De Vries vantano infatti 113p contro i 150 della Porsche #6 (39p sono a disposizione nel deserto di Manama).
Le parole dei protagonisti
Tanta amarezza per Kamui Kobayashi, team principal e pilota dell’auto #7.
È stata una gara molto dura. La seconda Safety Car ci ha messo in una situazione difficile. Dopo di che ho provato a combattere con la Porsche n. 5 per un paio di giri, ma la nostra mancanza di velocità in rettilineo era evidente, quindi ha provato a sorpassarmi nelle prime tre curve. Non è stata sicuramente la nostra giornata e mi dispiace per i nostri tifosi di casa che ci hanno sostenuto così tanto. Speriamo di tornare forti per l’ultima gara in Bahrein.
Commento deluso anche da parte dell’ex campione FIA Formula E Nick De Vries.
La 6h del Fuji è dura da scodare. È stato un weekend complicato, eravamo consapevoli che il nostro ritmo di gara non era abbastanza buono per competere in testa basandoci solo sulla nostra velocità e che dovevamo eseguire la migliore gara possibile per ottenere buoni punti per entrambi i campionati. Avevamo un’ottima strategia per farlo, ma sfortunatamente alcune circostanze di gara non ci hanno aiutato.
Articolo di Luca Pellegrini per LiveGP.it
Foto. Alberto Manganaro
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