Matt Plumb è il nuovo campione dell’IMSA Michelin Pilot Challenge dopo l’avvincente finale di Road Atlanta. L’americano di TGM Aston Martin #46 festeggia ottenendo il secondo posto nell’ultima sfida dell’anno alle spalle della Porsche #91 KellyMoss with Riley di Michael McCarthy/Riley Dickinson, mentre in TCR arriva finalmente il titolo all’Audi #17 Unitronic/JDC-Miller MotorSports con Chris Miller/Mikey Taylor.

Il recap della gara

L’Aston Martin #46 Team TGM, diretta rivale per il titolo della Porsche #28 RS1, ha condotto le danze nella prima parte dell’evento che è subito stato neutralizzato con una caution dopo meno di 20 minuti per un contatto in curva 7 tra la Ford Mustang #59 KOHR MOTORSPORTS e la Mercedes #57 Winward Racing.

Il restart ha visto una vera e propria lotta per la leadership tra la Porsche #28 e l’Aston #46. Paul Holton ha iniziato a difendersi da Steven McAller, in rimonta con la vettura targata RS1. Il nativo di Glasgow non ha perso l’occasione per infilare l’americano, l’inizio di uno spettacolare duello che ha visto coinvolta anche la Toyota Supra #50 Hattori Motorsport di Zach Veach.

L’ex volto della NTT IndyCar Series ha beffato i due contendenti per il titolo prima della chicane finale, l’assalto dell’auto nipponica ha permesso all’Aston Martin #46 di tornare davanti alla Porsche #28.

Un momento chiave della sfida a Road Atlanta è arrivato a 1h e 15 dalla conclusione con la seconda caution di giornata dovuta all’uscita di scena da parte della Porsche 718
GT4 RS CS #808 Goldcrest Motorsports. La Porsche #28 e l’Aston #46 hanno effettuato la sosta prima della chiusura della pit road insieme a Turner Motorsport BMW #96, KellyMoss with Riley Porsche #91, Baby Bull Racing Porsche #44, Turner Motorsport BMW #95 e Rebel Rock Racing Aston #71.

La ripartenza, preceduta da una nuova bandiera gialla per dei detriti in pista, ha riproposto il duello per la vittoria tra Aston e Porsche con Matt Plumb #46 e Trent Hindman #28 in vetta.

Aston Martin ha sempre mantenuto il controllo delle operazioni e dopo la sosta in regime di green flag per l’ultimo rabbocco di carburante ha gestito con facilità il primato davanti all’auto gemella #46 di Hugh Plumb ed alla BMW #39 CarBAhn Motorsports di Jeff Westphall.

M. Plumb ha ceduto il primato ad H. Plumb nel corso della seconda parte dello stint non prendendo rischi visto il netto margine sulla Porsche #28 RS1 e l’extra pit ancora da fare da parte dell’Aston #64.

Il #46 dello schieramento ha quindi lasciato sfilare la Porsche #91 che grazie a Michael McCarthy/Riley Dickinson ha colto la seconda affermazione in stagione. Ottimo secondo posto dalla pole per Holton in compagnia del campione 2024 Plumb davanti alla BMW #39 CarBAhn Motorsports di Sean McAlister/Jeff Westphall.

Completano la classifica GS nell’ordine van der Steur Racing Aston #19, RS1 Porsche #28, Archangel Motorsports Aston #88 e Stephen Cameron Racing BMW #43.

TCR

La partenza è stata sufficiente per garantire matematicamente il titolo 2024 nell’IMSA Michelin Pilot Challenge a Chris Miller/Mikey Taylor. Stagione da incorniciare per l’Audi #17 Unitronic/JDC-Miller MotorSports, al comando della serie sin dall’opening round di Daytona.

Hyundai ha dominato, invece, la prima parte dell’appuntamento georgiano con l’Elantra #77 di Byran Morris, americano che dopo la sosta ai box ha ceduto il testimone alla Hyundai #99 Victor Gonzalez Racing Team di Tyler Gonzalez.

Il nativo di St. Cloud ha iniziato a difendersi dal ritorno delle Hyundai BHA di Mark Wilkins #98 e Harry Gottsacker #33. Le posizioni non sono cambiate fino alla bandiera a scacchi, tutto è stato però ribaltato all’ultimo giro con un pit extra per mancanza di carburante che ha condannato la Hyundai #99.

Mark Wilkins /Mason Filippi #98 hanno quindi ottenuto la vittoria festeggiando con Hyundai Motorsport il quinto titolo costruttori nell’IMSA Michelin Pilot Challenge. Seconda piazza per i teammate Preston Brown /Denis Dupont #76 davanti all’Honda #93 Montreal Motorsport Group di DAI Yoshihara / Karl Wittmer.

Luca Pellegrini

Foto. TGM Aston Martin

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