
Whelen Engineering Racing Cadillac #31 ha vinto al termine di un finale incredibile la 71ma edizione della 12h di Sebring, secondo appuntamento dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship. Pipo Derani/Alexander Sims /Jack Aitken festeggiano approfittando di un clamoroso contatto nel finale tra le due Porsche di Penske e l’Acura #10 di WTR with Andretti Autosport, una carambola che ha cambiato la storia della competizione.
Podio assoluto per una LMP2 con John Farano/ Kyffin Simpson/Scott McLaughlin (Tower Motorsport #8), terzi all’arrivo alle spalle di Augusto Farfus/Phillip Eng/Marco Wittmann (BMW M Team RLL #24). Porsche svetta in GTD PRO con Pfaff Motorsports #9, BMW firma una bellissima doppietta in GTD con Paul Miller Racing #1 davanti a Turner Motorsport #96.
Il recap delle ultime ore
Ad 1h e 40 dalla fine tutto è stato rimesso in discussione in seguito ad un problema per l’Acura #60 di Shank Racing. Una ruota è stata persa dalla vettura che ha vinto il titolo nella passata stagione, la direzione gara è stata costretta a chiamare in pista la Safety Car per la nona volta.
Albuquerque ha tenuto il comando davanti alle Porsche di Felipe Nasr #7 ed alla gemella #6 di Mathieu Jaminet. Il francese è stato molto rapido alla ripartenza a superare Jack Aitken ( Whelen Engineering Racing Cadillac #31), in difficoltà al restart.
La battaglia è stata presto neutralizzata in seguito ad un impatto in curva 1 da parte di Pietro Fittipaldi (RWR #51). La Safety Car è stata inevitabile al fine di ripulire il tracciato e soprattutto riparare le barriere.
La ripartenza è stata più che mai rocambolesca con una sanzione per la Porsche #7 per un’infrazione in pit road ed un deciso attacco di Jaminet #6 alla vetta di Albuquerque. I due hanno regalato emozioni, un duello senza esclusioni di colpi che ha visto primeggiare il portoghese.
Il duello è stato bloccato dall’11ma caution, chiamata per rimuovere la Lamborgnini Huracan EVO2 #78 di Forte Racing Powered by USRT. Problemi in curva 3 per Loris Spinelli, situazione che ha obbligato i commissari ad esporre la bandiera gialla.
Tutti hanno imboccato la via della pit road, una prima significativa battaglia ai box in attesa del gran finale. Jaminet ed Albuquerque si sono trovati nuovamente l’uno contro l’altro, il francese ha successivamente agguantato la leadership ai danni della Cadillac #31 di Jake Aitken.
La tensione è arrivata alle stelle a 20 minuti dalla fine con Jaminet in vetta davanti ad Albuquerque ed a Nasr. Le due Porsche e l’Acura #10 hanno staccato la concorrenza, il tridente si è conteso il successo della 71ma edizione della 12h di Sebring tra i doppiaggi delle GTD.
Il momento più importante è arrivato a 15 minuti dalla conclusione in seguito ad un deciso attacco di Albuquerque nel raccordo che porta in curva 3 ai danni di Albuquerque. Il #10 di Acura è finito nell’erba perdendo il controllo della propria ARX-06, l’ex campione del FIA WEC per la classe LMP2 è tornato in pista violentemente colpendo la Porsche #6 di Jaminet.
I due, a loro volta, sono stati centrati da Nasr che ha tentato invano di evitare l’impatto, mentre nella ghiaia finivano anche la Ferrari #62 di Risi Competizione e la Corvette #3, in bagarre per il podio di classe PRO.
Gli ultimi 5 minuti di gara hanno visto Cadillac in pieno controllo delle operazioni, Aitken ha condotto le danze fino alla bandiera a scacchi imponendosi davanti a Augusto Farfus/Phillip Eng/Marco Wittmann (BMW M Team RLL #24) ed a John Farano/ Kyffin Simpson/Scott McLaughlin (Tower Motorsport #8). Sorprendente podio per una LMP2, presente tra i grandi visti i tanti ritiri in GTP.
LMP2
Tower Motorsport, dopo un impatto contro le barriere nel pomeriggio di Sebring, ha dato battaglia per il successo grazie a Scott McLaughlin. L’ex campione del Supercars Championship ha ereditato la leadership a meno di 40 minuti dalla fine, il neozelandese ha dovuto lottare successivamente contro Mikkel Jensen(TDS Racing #11), uno dei tanti piloti che ha effettuato nel medesimo fine settimana il doppio impegno IMSA – WEC.
Il portacolori di TDS Racing #35 non è riuscito ad impensierire il rivale, John Farano/ Kyffin Simpson/Scott McLaughlin hanno meritatamente primeggiato al termine di una competizione tiratissima che ha visto molteplici cambi al vertice. Secondo gradino del podio per l’Oreca #35 di Scott Huffaker/Mikkel Jensen/Steven Thomas (TDS Racing #11), terzo per Ryan Dalziel/Dwright Merriman/Christian Rasmussen (Era Motorsport #18).
LMP3
Il colpo di scena delle ultime due ore è arrivato a poco più di 1h dalla fine con i problemi di Ari Balongh/Garrett Grist/Dakota Dickerson. Difficoltà per Jr III Motorsports #30, secondi classificati al momento dell’impatto contro una ruota lasciata dall’Oreca #51 del RWR.
Ad approfittare della situazione è stato Felipe Fraga che ha concluso in vetta l’ultima ora dominando la scena. Il brasiliano, iscritto alla prova con Gar Robinson/Josh Brudon, ha potuto festeggiare con un ampio margine su davanti a Orey Fidani/ Matt Bell/Lars Kern (AWA #13) ed a Tijmen van der Helm/ Till Bechtolsheimer/Dan Goldburg (JDC-Miller MotorSports #85).
GTD PRO
Dopo la caution ad 1h e 40 dalla conclusione ha rimesso in gioco la Corvette #3 di Antonio Garcia. Patrick Pilet (Pfaff Motorsports #9/Porsche) ha mantenuto il primato al via davanti a Daniel Juncadella, alfiere di WeatherTech Racing #79 (Mercedes).
AMG ha tentato tra le caution di avvicinarsi alla Porsche #9 che nel finale non avrà problemi a concludere in vetta l’evento. Dal fondo dello schieramento al successo per Klaus Bachler/Patrick Pilet/Laurens Vanthoor, abili ad approfittare al meglio della scomoda posizione della Lexus di Vasser Sullivan #14 nel traffico delle GTD.
Ben Barnicoat/Jack Hawksworth/Kyle Kirkwood hanno concluso secondi davanti a Jules Gounon/Daniel Juncadella/Maro Engel (WeatherTech Racing #79/Mercedes), a lungo in bagarre con Corvette per la vittoria. Nulla da fare per Chevy e per Risi Competizione, out nel nella carambola che ha escluso i primi tre classificati della top class.
GTD
L’ultima bandiera gialla a 1h e 40 dalla fine ha riacceso la bagarre per la vittoria tra l’Aston Martin #33 di Heart of Racing e la Porsche #91 di Kellymoss with Riley. Marco Sorensen si è ritrovato in scia l’olandese Kay van Berlo, al debutto in questa stagione con le GT3 dopo aver sfiorato il titolo nella Porsche Carrera Cup North America.
L’Aston dell’ex campione del mondo finirà presto contro le barriere di curva 10 dopo un contatto con la Lamborghini #63 di Iron Lynx, le due caution conclusive permetteranno a BWM di inserirsi nella bagarre per la vittoria.
Paul Miller Racing riuscirà ad avere la meglio con Madison Snow, il compagno di Bryan Sellers/Corey Lewis #1 è stato perfetto ad imporsi su Michael Dinan/Robby Foley/Patrick Gallagher (Turner Motorsport #96/BMW) e Julien Andlauer/David Brule/Alec Udell (KellyMoss with Riley #92/Porsche).
Luca Pellegrini
Foto. Michelin Racing USA
Secondo Poste Phillipe,van der Linde, Yelloly
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